Il calendario dei Carabinieri è arrivato alla tredicesima edizione alla sua traduzione in lingua sarda, nella variante campidanese
Siamo nel lontano 2008 quando per la prima volta viene pubblicato il Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri.
Dalla prima edizione sono passati ben 13 anni e da allora si stampano mediamente novemila copie all’anno.
Per l’edizione 2020, la presentazione del ‘Calendariu Historicu de s’Arma de sos Carabineris‘ ha avuto luogo al Comando Legione Carabinieri Sardegna il 25 febbraio.
Il comandante della Legione carabinieri e generale di divisione, Giovanni Truglio, ha introdotto la presentazione, cui è seguito un breve discorso di saluto di Gianfrancesco Siazzu, generale di Corpo d’Armata, già Comandante Generale dell’Arma.
Poi, successivamente ha preso la parola Aldo Accardo, il promotore del progetto, che ha sottolineato l’importanza anche culturale dell’iniziativa, unica nel suo genere. Dopo di lui è intervenuto il professor Maurizio Virdis, autore delle traduzioni.
Il calendario, diviso ovviamente per dodici mesi, contiene all’interno di ogni mese un racconto scritti tutti da Margaret Mazzantini e sottolineati dai bozzetti di Mimmo Palladino.
Ogni pezzo cerca di raccontare degli episodi di vita vissuta, utili per poter capire l’operato quotidiano di un membro dell’Arma dei Carabinieri, sia uomini che donne.
Lo scopo principale è quello di dare una possibilità per poter comprendere meglio il lavoro svolto da un carabiniere. Ci sono tanti problemi a cui un membro dell’Arma va incontro pur di poter aiutare le fasce deboli dello Stato.
Ad arricchire i racconti ci saranno dei documenti inediti all’inizio di ogni racconto, presi direttamente dall’archivio storico dell’Arma. La traduzione in lingua sarda, poi, non fa altro che rendere i racconti meno retorici e più vicini alla realtà.