Nonostante si possano tenere alcune attività aperte fino alle 18, in molti a Cagliari hanno già deciso di chiudere il proprio locale
Anche a Cagliari, così come ormai in tutta la Sardegna e in Italia, il Coronavirus inizia a farsi sentire davvero. Molti locali, infatti, hanno deciso di porre fine anticipatamente alle proprie attività, come se fosse un vero e proprio obbligo morale.
Chiaramente l’intento è quello di diminuire il più possibile la diffusione del virus che ogni giorno contagia sempre più persone.
Tra le attività ci sono ristoranti, bar, pizzerie, trattorie. Insegne spente e cartelli fuori dalla porta dei locali che indicano la chiusura fino al 4 aprile.
Molto popolare in queste ultime ore l’hashtag “#iorestoacasa“, utilizzato per invitare più persone a uscire di meno e solo per questioni veramente importanti e necessarie.
Ci sono ancora però i temerari che decidono di restare aperti fino alle 18, seguendo ovviamente le direttive del Governo.
La chiusura dei locali è partita da un grande senso civico e di responsabilità dei proprietari dei locali verso i loro dipendenti e le loro famiglie, verso i clienti e verso se stessi.
Sempre meno gente gira per le strade, e questo ovviamente ha ripercussioni anche per coloro che decidono di restare aperti; i costi per tenere aperta l’attività in questo caso sono troppo alti e non conviene se non ci sono clienti.
Ma in questo momento l’aspetto economico è secondario, la salute deve avere la priorità assoluta, soprattutto perché la Sardegna ha pochi posti letto ospedalieri e non c’è, quindi, abbastanza spazio per ospitare altri contagiati.