Laureata in filosofia
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, erudita italiana, vissuta nella Repubblica di Venezia nella seconda metà del Seicento, approfondì gli studi in teologia, filosofia, greco, latino, ebraico e spagnolo; nonostante ciò le fu impedito di laurearsi in teologia all’Università di Padova.
Un traguardo giudicato inaudito dai vescovi del tempo per una donna, ma Elena Lucrezia riuscì a ottenere una laurea in filosofia, divenendo così la prima donna laureata al mondo nel 1678, a 32 anni di età, dopo lunghe lotte per farsi accettare.
Formazione
Elena Lucrezia figlia del nobile Giovanni Battista Cornaro, procuratore di San Marco, e della popolana Zanetta Boni, nacque a venezia nel 1646, quinta di sette figli. Si appassionò presto agli studi, in cui venne seguita dal padre, deciso a servirsi delle doti di Elena Lucrezia per riscattare il lustro della famiglia Cornaro. Studiò anche lo spagnolo, il francese, l’arabo, l’aramaico, e arrivò a possedere una profonda cultura musicale. Approfondì inoltre dialettica e filosofia, prendendo per ques’ultima lezioni da Carlo Rinaldini, professore all’università di Padova e amico del padre.
Nel 1677 fece domanda per addottorarsi in teologia, ma il cancelliere dello Studio padovano, il cardinale Gregorio Barbarigo, oppose un fermo rifiuto alla sua richiesta. Grazie alla mediazione di Rinaldini, Elena Lucrezia potè infine laurearsi il 25 giugno 1678 in filosofia, e non dunque in teologia, come inizialmente desiderato. Si trasferì a Padova dopo la laurea, andando ad abitare a Palazzo Cornaro.
Percorso dopo la laurea
Fu a lungo considerata, da parte dei familiari motivo di vanto, donna erudita in grado di dialogare in latino. La sua laurea fu uno spiraglio che nel 1732 in Italia, portò un’altra donna a laurearsi Laura Bassi.
Nel 1773 Caterina Dolfin donò all’Ateneo padovano la statua raffigurante Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che ora è posta ai piedi dello scalone Cornaro, nel Cortile Antico di Palazzo Bo. Omaggio alla prima donna laureata al mondo, ma anche simbolo di emancipazione femminile.