Uno studente che segue le lezioni con il computer

La scuola ai tempi del Coronavirus: la situazione generale

La scuola ha subito un rallentamento a causa del Coronavirus. Il punto della situazione per quanto riguarda le scuole primarie e secondarie

Leggere poesia per affrontare questo momento difficile per la scuola. È l’iniziativa simbolo di Gianni Trezzi, dirigente scolastico del liceo “Parini” di Seregno in provincia di Monza. In questi giorni il preside ha scritto una mail ai suoi docenti nella quale ricorda l’importanza della poesia.

C’è stato un cambiamento radicale nei ritmi cui di solito si è sottoposti a scuola. Il cambiamento riguarda anche la percezione del tempo, sembra sospeso, rarefatto. Le giornate non sono più scandite dalle ore a scuola, dai compiti a casa e dalle attività sportive e ricreative.
Questo tempo rallentato consentirà, forse, di fermarsi, di ascoltare, di ritrovare il senso delle cose, di ripensare alla scuola e all’educazione delle nuove generazioni.

Il decreto del Presidente del Consiglio del 4 marzo, che prevedeva la sospensione delle attività didattiche, ha invitato ad usare l’attività didattica a distanza, la cosiddetta “DaD” (o DAD).
Tra le piattaforme normalmente utilizzate nella scuola ci sono, ad esempio, Edmodo, Skype, Google Classroom e Argo, che è utile anche come registro elettronico.
Ci sono state varie agevolazioni da parte del ministero per poter affrontare le problematiche legate alla distanza e incentivare così l’utilizzo delle tecnologie digitali per la didattica.

È stato diffuso anche un link che da le istruzioni per la didattica a distanza, utile per facilitare la comprensione delle modalità a distanza e per reperire altre informazioni necessarie.

La situazione nelle scuole primarie

Molte classi di quarta e quinta elementare utilizzano regolarmente Edmodo, dove partecipano attraverso le classi virtuali; in queste comunicano sia con i genitori che con gli allievi. Trasmettono compiti, slide e tanto altro materiale.

Per le classi prime e seconde in generale non si utilizza Edmodo perché non risponde alle esigenze dei bambini. A quest’ultimo si preferisce la piattaforma Argo; si ritiene che sia più funzionale grazie all’utilizzo di file audio, video, documenti in pdf ecc.

Inizialmente c’era titubanza da parte degli insegnanti verso le piattaforme virtuali, perché non utilizzate da tutti regolarmente.
Nonostante ciò, molti insegnanti stanno realizzando delle videolezioni da casa, di modo che si possa andare avanti con il programma e non restare troppo indietro.
La preoccupazione iniziale che affliggeva gli insegnanti era proprio quella di mantenere ciò che avevano appreso i bambini, quindi ripasso e consolidamento.
Vista l’interruzione delle attività che è stata prorogata almeno fino al 3 aprile, gli insegnanti si sono posti il problema di dover spiegare argomenti nuovi, pertanto si usano di più le risorse tecnologiche, tra cui anche video spiegazione di introduzione per argomenti nuovi.

I bambini della scuola primaria rispondono molto positivamente: a loro piace molto guardare video, fare cose interattive ed utilizzare gli strumenti offerti dalla tecnologia.

Vedendo questa situazione, si nota come all’interno delle scuole e tra di esse ci sia, soprattutto in questo periodo, una grande collaborazione e condivisione.

La scuola secondaria e altre problematiche

Per quanto riguarda, invece, la scuola secondaria la situazione è abbastanza simile, solamente che gli studenti ovviamente sono più autonomi e possono gestire meglio la didattica a distanza.
Si pensi, ad esempio, per l’eventuale possibilità di fare delle verifiche da casa: le interrogazioni o dei semplici quiz online potrebbero benissimo essere fatti senza troppi problemi, data anche l’abitudine dei ragazzi di oggi ad utilizzare la tecnologia.

Un altro problema che riguarda la scuola primaria è quello, appunto, della valutazione. È difficile pensare di svolgere delle verifiche come quelle fatte in classe; si pensa, piuttosto, ad assegnare ai bambini dei compiti che possano stimolarne le capacità e la creatività, attraverso l’utilizzo, ad esempio, di PowerPoint.
Oppure degli esercizi per valutare il lavoro svolto attraverso l’autocorrezione dei bambini.

About Alberto Pitzalis

Nato nel 1999 a Cagliari. Diplomato al liceo linguistico "De Sanctis-Deledda". Appassionato di cinema da qualche anno e di videogiochi fin da piccolo. Il tennis è il mio sport preferito e lo seguo costantemente dal 2014.

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