Paolo Fresu ai microfoni di Unica Radio racconta la petizione #VELESUONIAMO lanciata sulla piattaforma Change.org insieme ad Ada Montellanico, Simone Graziano e il mondo del jazz italiano per chiamare a raccolta gli artisti, i professionisti e gli appassionati di tutte le musiche per un futuro migliore e meno improvvisato.
Sono circa le tredici quando accendo i microfoni della radio che sono finalmente riuscito a improvvisare nel mio appartamento. L’emozione mi fa tremare un po’ le mani, perché finalmente posso riacquistare un barlume di normalità, riprendendo a fare le interviste e riprendendo l’attività radiofonica dopo giorni di solitudine e clausura. fresu
La prima intervista che inaugura il ciclo che in questo periodo mi permetterà di raccontare questi strani giorni di quarantena, viene tenuta a battesimo da Paolo Fresu, che racconta la petizione online #VELESUONIAMO, da lui promossa e portata avanti con Ada Montellanico (artista e Presidente IJVAS – Associazione Il Jazz va a Scuola), Simone Graziano (Artista e Presidente MIDJ – Associazione Musicisti italiani di Jazz) e l’intero mondo del jazz italiano, per chiamare a raccolta artisti, professionisti del settore musicale e appassionati di tutte le musiche.
Mi risponde con la sua solita calma ed eleganza, Paolo, e subito mi racconta che su Bologna oggi splende un sole meraviglioso. Gli rispondo che anche Cagliari oggi è illuminata da uno splendido sole, e lui sottolinea che dobbiamo capacitarci della bellezza che ci circonda, e che d’ora in poi impareremo a permeare di bellezza tanti momenti che forse, prima di tutto questo, davamo un po’ troppo per scontati. fresu
Sistemato l’audio e i microfoni, iniziamo a raccontare la petizione #VELESUONIAMO attivata su Change.org per chiedere al Governo non solo di proteggere la categoria dei musicisti e dei professionisti che vi ruotano attorno in questo difficile momento ma, e soprattutto, di ripartire dal vuoto attuale per ridisegnare i diritti e i doveri di una compagine professionale che opera con criteri e meccanismi diversi rispetto ad altre realtà del Paese. fresu
Quella che i francesi chiamano degli “intermittenti dello spettacolo” e che presso i nostri vicini d’Oltralpe gode di attenzione e di protezione da diversi decenni.
Affinché, risolta la crisi del coronavirus, non rimangano irrisolti i problemi degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo che, anche in questo momento d’inattività, si sforzano di offrire bellezza e speranza agli italiani.
Nello specifico con #VELESUONIAMO si richiede al Governo l’apertura di un tavolo interministeriale tra MiBACT, Inps e Ministero del Lavoro per la revisione della materia giuslavoristica/previdenziale riferita ai lavoratori appartenenti al settore dello spettacolo. fresu
C’è bisogno dell’apporto di artisti, professionisti, festival e rassegne, jazz club, fotografi, studi di registrazione, etichette discografiche, stampa, addetti ai lavori e maestranze tecniche di ogni tipo.
Ma soprattutto: è fondamentale il sostegno di tutti coloro che amano la musica!
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E’ possibile firmare la petizione #velesuoniamo e leggerla nella sua interezza cliccando sul seguente link.
Simone Cavagnino