In Sardegna medici e infermieri i più contagiati. Salgono a 118 i casi confermati di Coronavirus, ma il picco deve ancora arrivare
Confermati 118 casi positivi il 17 marzo in Sardegna. Il picco non è ancora arrivato e l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu lancia un nuovo appello:
“Chiunque possieda una mascherina la usi, non è il caso di uscire senza. Chiunque sia asintomatico e contagioso, con la mascherina non trasmette il coronavirus al prossimo. Quindi, indossare il dispositivo è fondamentale per l’abbattimento della circolazione virale”.
Ovviamente Mario Nieddu sa bene che le mascherine non sono facilmente reperibili. “Fosse per me, se le avessimo le darei gratis a tutta la popolazione sarda”. Ma, insiste, “chi non riesce a procurarsela, meglio che stia a casa”.
La Regione attende il risultato di tanti tamponi somministrati in modo massiccio nelle cliniche di Sassari e al Brotzu di Cagliari. Il virus si è, infatti, maggiormente diffuso negli ospedali. Per questo infermieri e medici, almeno in Sardegna, risultano i più contagiati.
Per ovviare al problema delle gestione dei contagi, si è deciso infatti di vietare le visite dei pazienti. Il divieto permane “salvo condizioni particolari, per esempio se un paziente non è autosufficiente e ha necessità di essere imboccato è chiaro che si dà il permesso” dice l’assessore.
Ma nonostante questo, anche chi possiede l’autorizzazione deve essere sottoposto ad accertamenti: misurazione della febbre indagine epidemiologica per capire se la persona in questione è a rischio oppure no.
Per i prossimi giorni, Nieddu avverte:”mi aspetto che il picco, che ancora non è arrivato, non sia massiccio e massivo. L’auspicio è riuscire quanto meno a diluirlo, in modo che si dia il tempo alle nostre struttura sanitarie di resistere all’impatto”.
I test a tappeto negli ospedali
A breve ci sarà la possibilità di effettuare test a tappeto nei vari ospedali. L’obiettivo è quello di testare il più possibile, a partire dal personale di tutti gli ospedali dove il Coronavirus ha dimostrato di trovare terreno più fertile per la sua diffusione.
Un approccio che si avvicina al modello cinese. E’ il piano che intendere mettere in campo la Giunta della Sardegna guidata da Christian Solinas per contrastare l’emergenza sanitaria. Lo conferma all’ANSA l’assessore della Sanità Mario Nieddu. “Certo – spiega – sarà possibile agire in questo modo quando avremo un numero di tamponi adeguato allo scopo, per il momento non è così”.
Nel fabbisogno della Regione trasmesso alla Protezione civile nazionale sono compresi, tra gli altri dispositivi richiesti, circa sessantamila tamponi.