Cleopatra

Cleopatra: l’ultima regina del Regno tolemaico d’Egitto

Donna affascinante e arguta

 

Cleopatra, l’ultima regina del Regno tolemaico d’Egitto, celebrata dal cinema per l’indiscusso fascino di fronte al quale caddero personalità del calibro di Giulio Cesare e Marco Antonio, che riuscì a influenzare la politica dell’Impero romano in diverse circostanze.

Grazie al supporto di Cesare, Cleopatra riconquistò il trono dopo la guerra civile con il fratello Tolomeo, e ottenne una posizione di favore per il suo regno presso l’impero.

Piccolo anneddoto in merito

Cleopatra sa che sarà Giulio Cesare a decidere a chi andrà la corona d’Egitto nella contesa che la vede opporsi al fratello minore Tolomeo. Allora si nasconde dentro “un sacco di canapa” e si fa portare a spalla dal suo servo Apollodoro come regalo a sorpresa per Giulio Cesare.

Una volta dentro gli appartamenti la giovane principessa esce dal sacco e con la sua eloquenza convince Cesare delle proprie ragioni. Perché non è solo bella, ma soprattutto colta e intelligente. Parla sette lingue, a cominciare dal greco, perché lei non è egiziana: è greca macedone, della stirpe dei Tolomei, cresciuta nella raffinata cultura alessandrina.

La vita della regina  è un continuo tessere trame per la sopravvivenza, per il futuro dei figli, per il trono dell’Egitto. Nella sua famiglia di origine non si è mai andati per il sottile: tradimenti, congiure, liste di proscrizione, rancori mortali. Anche le donne sono crudeli: Fulvia, moglie di Marco Antonio, odia tanto Cicerone che quando gliene portano la testa recisa gli infilza la lingua con un acuminato spillone per i capelli.

 Marco Antonio è il secondo uomo destinato alla regina. Dopo la morte di Cesare, e l’eliminazione dei cesaricidi Bruto e Cassio, lui e Ottaviano sono padroni della scena. Resterà a lungo accanto a Antonio, conservando il trono d’Egitto e dandogli due gemelli. 

La battaglia di Azio nel 31 a.C., segna la sconfitta per Marco Antonio e Cleopatra. La grande regina si rende conto che tutto è perduto. Ottaviano le offre la possibilità di cavarsela se abbandonerà Antonio al suo destino. Pare sia stata proprio lei a fare arrivare all’amato una notizia falsa, e cioè che lei si è uccisa, provocando la disperata reazione dell’uomo che si trafigge con la sua stessa daga.  Antonio muore tra le braccia della regina che viene fatta prigioniera.

La sua fine è data da un colpo di teatro, caratteristica che le appartiene. Muore facendosi mordere dall’aspide, figura presente nell’immaginario di tutti noi.

Studi recenti ci dicono che non può essere andata così: quel serpente non vive in quelle terre e ce ne sarebbero voluti almeno tre per avvelenare lei e le sue ancelle. Probabilmente la donna che seppe vincere Roma con il suo fascino si avvelenò più banalmente con un composto letale e il serpente, simbolo di Iside e venerato in Egitto, è solo un dettaglio indovinato per rendere la sua fine indimenticabile

About Isabella Murgia

Isabella Murgia, giornalista pubblicista, nata a Sassari, vive a Cagliari dalla quinta elementare, presenta un diploma di liceo scientifico e una laurea triennale in filosofia. Collabora da cinque anni con Unica Radio.

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