Mario Vespasiani

Progetto artistico: “Per aspera ad astra”, di Mario Vespasiani

La visione quotidiana del nostro universo

Il progetto prende il titolo dal celebre motto latino “Per aspera ad astra“: “attraverso le asperità sino alle stelle”, è una esortazione a non abbattersi di fronte agli ostacoli e alle difficoltà. Mario Vespasiani ,adotta il motto latino in questo progetto,per provare ad unire idealmente cuori e menti nella condivisione di un momento quotidiano, dove lo sguardo e l’attenzione, si allontano per un instante dalle preoccupazioni e adottano un pensiero artistico.

L’iniziativa nasce dalla sensibilità di  Vespasiani, il quale ha pensato di trasformare il suo sentimento di vicinanza e di incoraggiamento in una surreale mappa dell’universo quotidiano da costruire insieme. l’artista, lo fa, invitando ciascuno a scattare una fotografia originale e inaspettata di un particolare del luogo dove si trova a vivere, che sia interno o che si scorge dalla finestra. Il senso del progetto è quello di catturare i dettagli astratti e carichi di colore di cui ciascuno è protagonista e scopritore  che non siano foto illustrative di cose, volti o paesaggi.

Obiettivo del progetto

Lo scopo dell’iniziativa è sia di sensibilizzare all’osservazione profonda e meravigliata di ciò che abbiamo intorno e che spesso non notiamo minimamente, ma anche di costruire un mega-racconto che nasce da una condizione di quiete. L’immagine sarà inizialmente pubblicata in rete e poi con le altre formerà un’opera collettiva a tutti gli effetti. 

Per aspera ad astra” richiama anche un ulteriore elemento significativo, ossia il cercare le forme astratte nel mondo visibile degli oggetti.

In un momento così delicato, l’artista ha scelto di fare rete non solo tra gli operatori del settore, colpiti nella maniera più dura e forse anche più profonda dalle conseguenza di questo morbo, ma anche tra le persone sparse un ogni angolo del paese, di ogni età e livello culturale, per mostrare la bellezza dello stare insieme, nella diversità, anche quando le più impensabili barriere non lo permettono.

L’artista ha puntualmente fatto riferimento all’energia che si manifesta attraverso le vibrazioni cromatiche e spesso, anche per via dei grandi formati adoperati, i suoi dipinti sono stati percepiti come sessioni di cromoterapia. A ciascun partecipante è perciò richiesto anche di far attenzione alle sfumature dei colori che più lo attraggono, perché nelle cromie come nelle forme astratte, ognuno ritroverà la propria personalità, che nel progetto completo dovrà riconoscere in mezzo a quelle di tutti gli altri.

About Isabella Murgia

Isabella Murgia, giornalista pubblicista, nata a Sassari, vive a Cagliari dalla quinta elementare, presenta un diploma di liceo scientifico e una laurea triennale in filosofia. Collabora da cinque anni con Unica Radio.

Controlla anche

Musica per il cinema: si chiude il festival a Cagliari

Sabato 2 novembre si conclude la diciottesima edizione di Creuza de Mà, un festival che …