Pizzerie, rosticcerie, paninoteche e altre attività di ristorazione rimangono aperte per l’asporto
Pizzerie, rosticcerie, paninoteche e altre attività di ristorazione potranno regolarmente continuare il proprio servizio di asporto.
Basta che esse seguano le regole previste dal Governo con il Decreto del 21 marzo scorso e vengano utilizzati tutti i dispositivi di sicurezza e anti-contagio.
Dalla Cna Alimentare della Sardegna arriva la rassicurazione sulla regolarità di massima del servizio di asporto e consegna a domicilio dei prodotti alimentari.
“Il decreto lascia alle imprese alimentari la possibilità di continuare ad effettuare l’asporto e la consegna a domicilio, spiega Maria Antonietta Dessì, responsabile regionale della Cna Alimentare. “Si tratta di un’apertura importantissima, sia per le nostre imprese, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sanitario. Ma in più si garantisce un servizio prezioso alla cittadinanza: privare chi oggi sta lavorando a pieno ritmo di un ulteriore supporto con la possibilità di acquistare cibi a domicilio sarebbe un grave problema”.
In questo periodo, mentre la maggior parte dei cittadini rimane a casa, c’è infatti chi lavora a ritmi serratissimi al servizio del Paese. Anche nel comparto agroalimentare si viaggia a doppia velocità e con enormi rischi per consentire l’approvvigionamento degli scaffali dei supermercati. Tante imprese hanno aumentato la produzione per soddisfare la grande richiesta alimentare, complice la diffusa paura di un’eventuale mancanza di cibo negli scaffali. Dall’altra ci sono imprese che hanno dovuto chiudere completamente i battenti e si trovano al momento in gravissime difficoltà per mancanza di liquidità. Tra queste, oltre alla ristorazione, ci sono quelle strettamente legate al mondo turistico e/o a quello della ristorazione, dei bar e simili.
Il terribile periodo pasquale in arrivo
Nel frattempo, per l’intero comparto agroalimentare sardo la Pasqua ormai alle porte si annuncia come una vera e propria Caporetto. Il periodo pasquale, sarà quest’anno il simbolo di un dramma finanziario e occupazionale, di cui non tarderanno a vedersi gli effetti. Saranno infatti cancellati migliaia di ordini: dalle pardule alla colomba pasquale, dalle uova di cioccolato alla pasticceria fresca.
“Abbiamo l’onore di rappresentare imprese e lavoratori di grande coraggio e forte senso di responsabilità, che rischiano in prima linea per garantire i servizi minimi e rispondere alle necessità di aziende, famiglie e cittadini”, aggiunge Alessandro Mattu, presidente della CNA Alimentare Sardegna. “A questi imprenditori e questi collaboratori va la nostra gratitudine e la garanzia che la CNA continua ad operare ad offrire il suo supporto”.