Il ministro per le politiche giovanili e lo sport non è ottimista sulla data della ripresa delle attività sportive indicata per il 3 maggio
Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport, parla chiaro: è difficilmente auspicabile un ritorno delle competizioni sportive entro i primi di maggio, soprattutto per il calcio.
La situazione è più seria del previsto e questo non fa altro che porre ancora più dubbi su un’eventuale data di inizio.
A questo proposito, il ministro ha parlato a “Chi l’ha visto” su Rai 3: “Di sicuro posso dire che, qualora ci saranno le condizioni per riprendere le manifestazioni sportive, certamente si ripartirà a porte chiuse. Non è pensabile diversamente, ma ho anche qualche dubbio rispetto alla data del 3 maggio”.
E aggiunge: “Questa emergenza sanitaria purtroppo evolve di continuo e gli stessi scienziati non hanno certezze sulla sua evoluzione: dobbiamo adattare molto spesso le nostre decisioni rispetto all’epidemia”.
Tanti dubbi anche per il destino del campionato di Serie A. Il ministro ha precisato che la scelta finale spetterà alla Figc, ma quasi sicuramente prima di maggio sarà molto difficile ricominciare. Si parla, infatti, di posticipare le partite nei mesi estivi, forse a luglio e ad agosto.
“Sono contrario assolutamente in chi, in modo superficiale, decide di svolgere attività motoria mettendo a rischio sé stessi e gli altri – sottolinea il ministro -. Abbiamo lasciato questa opportunità per un motivo serio, perché ci sono persone che hanno patologie importanti per cui e’ fondamentale, a volte indispensabile, fare camminate o correre”.
Per finire, aggiunge: “Ma parliamo di un numero molto limitato di persone. La cosa migliore in questo momento è non muoversi da casa. Tutti dobbiamo dare il buon esempio”.