Coronavirus, firmata l’ordinanza: 400 milioni ai Comuni. I soldi serviranno per distribuire il cibo a chi si trova in stato di necessità e non può fare la spesa
“L’ordinanza sarà immediatamente operativa”. Ha detto il capo della protezione civile Angelo Borrelli che ha messo la sua firma sul provvedimento. Quest’ultimo stanzia 400 milioni per i Comuni da distribuire in aiuti alimentari a chi “non ha più i soldi per fare la spesa”.
In questo modo i sindaci potranno affrontare l’emergenza Coronavirus con più efficacia, distribuendo buoni spesa o generi alimentari, farmaceutici e di prima necessità.
Come avviene la ripartizione
La distribuzione prevede buoni spesa e pacchi di cibo. Priorità a chi non è destinatario di altro reddito o sostegno pubblico, come il reddito di cittadinanza.
Ma i sindaci, da nord a sud Italia, chiedono di più: “Bene i 400 milioni per la prima fase ma serve almeno 1 miliardo di euro”, chiarisce il vicepresidente dell’Anci Roberto Pella.
Critici anche gli altri governatori delle regioni, che non sono pienamente soddisfatti di questo investimento. Si chiedono, generalmente, almeno 1 miliardo di euro, perché i 400 milioni non bastano per tutti.
Dei 400 milioni 320 saranno ripartiti tra le amministrazioni comunali in base alla popolazione, mentre i restanti 80 milioni verranno distribuiti in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale.
Ovviamente le città più grandi prenderanno una quota più elevata.
La situazione aggiornata al 30 marzo
Nel frattempo, il Coronavirus sembra frenare leggermente in Italia. Nell’ultimo bollettino comunicato da Angelo Borrelli si registrano 101739 casi totali, di cui 75528 ancora positivi al virus.
Resta alto il numero delle vittime: 812 morti per un totale di 11591 dall’inizio dell’emergenza. Tra i malati, 3.981 sono in terapia intensiva, 27.795 sono ricoverati con sintomi e 43752 si trovano invece in isolamento domiciliare.