Il presidente della Rai Marcello Foa

Foa: “Raccontare la Cultura in Tv può far risorgere l’Italia”

Il presidente della Rai Marcello Foa si esprime sulla possibilità di cambiare i palinsesti della televisione. Film, concerti, documentari e tanto altro

“Mi associo, senza indugio” alla richiesta di “sconvolgere i palinsesti offrendo agli italiani l’opportunità di crescere culturalmente con la programmazione di grandi film e concerti di musica classica, jazz, pop, documentari, danza, prosa, poesia…”.
Queste parole, dette da Marcello Foa, sintetizzano ciò che si vorrebbe proporre agli italiani in televisione, soprattutto durante questo periodo influenzato dall’emergenza COVID-19.

In una lettera aperta al quotidiano La Stampa il presidente della Rai Marcello Foa si dice pronto ad accogliere la richiesta avanzata da Renzo Arbore. Quest’ultimo vorrebbe, infatti, che la tv prendesse una certa vocazione “artistica”.
Questa richiesta vuole concentrarsi soprattutto sulle generazioni di ventenni che non conoscono a dovere il patrimonio cinematografico, teatrale e musicale italiano.

Si unisce anche il regista Pupi Avati, che ha confessato “di vivere questo tempo sospeso” con gli occhi chiusi, in attesa di poterli riaprire”.
La proposta di ad Arbore sarebbe quella di “inventare una tv made in Italy, non copiata da quelle straniere”. Al presidente Foa l’idea di Arbore sembra piuttosto interessante.

Ma Foa precisa anche – senza nulla togliere alle “iniziative messe in campo dalle reti e da Rai Cultura – che “la Rai fa già tanta cultura alla radio e in televisione” e “sono convinto che si possa e si debba fare di più. Ma nei modi e nei tempi appropriati”.

Secondo il presidente della Rai, infatti, bisognerebbe strutturare un percorso, trovare un equilibrio tra le diverse sensibilità culturali. 

Il ruolo della cultura

Poi il presidente Foa dice che la cultura non può circoscritta a reti dedicate, ma deve attraversare tutta la produzione Rai attraverso una sensibilità diffusa.
Deve esserci la consapevolezza di fare servizio pubblico avendo cura di ogni fascia di età e ceto sociale, di ogni orientamento culturale, di tutte le categorie del lavoro e dell’economia, con un’attenzione speciale verso la popolazione più fragile e più debole.

I grandi maestri della cultura italiana hanno insegnato a servire il Paese usando un linguaggio semplice in grado di elevare la conoscenza e le coscienze.

La cultura, sempre secondo Foa, è anche raccontare il lavoro di scienziati, medici e ricercatori, così come aspirare a una maggiore spiritualità attraverso le immagini del Papa.

Quello che sta emergendo in questi giorni di clausura forzata “è un bisogno di autenticità e di riscoperta delle nostre radici, dei nostri valori più profondi, di quella straordinaria eccezione nella storia dell’umanità chiamata Italia, e di cui la Rai dovrà essere interprete, specchio e al contempo vettore verso un futuro, davvero e finalmente, di felicità” conclude il presidente. 

About Alberto Pitzalis

Nato nel 1999 a Cagliari. Diplomato al liceo linguistico "De Sanctis-Deledda". Appassionato di cinema da qualche anno e di videogiochi fin da piccolo. Il tennis è il mio sport preferito e lo seguo costantemente dal 2014.

Controlla anche

La cultura delle donne un viaggio nel nuovo scenario femminile

Un’analisi sui cambiamenti nel panorama culturale italiano mostra una sorprendente predominanza femminile: oltre l’81% dei …