Il concerto del 1° maggio 2020 annullato: la conferma dal Direttore Artistico
“Quest’anno non sarà possibile fare il Concerto del 1° Maggio in piazza San Giovanni a Roma, stiamo ragionando su possibili ipotesi alternative”. Lo ha confermato ieri l’organizzatore Massimo Bonelli nel corso del format “Se Bach Fosse Qui”.
Nella giornata di ieri Massimo Bonelli, CEO di iCompany, Direttore Artistico e Organizzatore del Concerto del 1° Maggio, ha confermato che quest’anno la celebre manifestazione musicale non si potrà tenere nella consueta cornice di Piazza San Giovanni in Roma.
Le parole del Direttore Artistico
Il CEO ha dichiarato: “Questo avverrà non certo perché non siamo in grado di poter organizzare il concerto, ma perché credo che non ci siano le condizioni per mettere in piedi l’evento per come lo conosciamo”.
Bonelli continua: “E’ normale che io stia pensando a ipotesi alternative, anche perché ritengo che, mai come quest’anno, il tema del lavoro sarà centrale e particolarmente sentito.”
Prosegue: “Non sarà facile e bisognerà capire in che condizioni mentali arriveremo al 1 Maggio e se sarà il caso di costruire una giornata musicale in un momento come questo. Come direbbe Mogol: Lo scopriremo solo vivendo”. Massimo Bonelli è intervenuto alla prima puntata di “Se Bach Fosse Qui”
“Mi chiedo quando si potrà tornare ad avere una interazione fisica tra esseri umani e se, ritroveremo il coraggio di stringerci di nuovo la mano, di stare a distanza ravvicinata, di abbracciarci e di baciarci. Temo che tutto ciò potrà accadere solo quando ci sarà un vaccino o una cura definitiva per questo maledetto virus” ha detto il Direttore Artistico.
Bonelli ha proseguito: “Fino ad allora, anche qualora dovesse scemare l’ondata virale, ho la sensazione che continueremo a guardarci con diffidenza ed è questo uno degli aspetti più odiosi della situazione che stiamo vivendo. Non so quando ritroveremo il coraggio di andare in uno stadio o in un palazzetto accettando di stare spalla a spalla con altre persone. Questa consapevolezza mi rattrista, mi infastidisce e mi preoccupa sia da un punto di vista professionale che da un punto di vista umano”.