“Prossima fermata”: itinerario fatto di contenuti multimediali come documentari e trasmissioni radiofoniche
La Fondazione “Stazione dell’Arte” traccia un primo bilancio di “Prossima Fermata“: iniziativa con cui ha attivato una programmazione culturale virtuale, con l’intento di mantenere vivo il dialogo con il pubblico attraverso i social. In poco meno di trenta giorni l’idea di portare la “Stazione dell’Arte” nelle case dei potenziali fruitori, ha portato risultati record.
Nel mese scorso, la Fondazione ha indicato l’itinerario di “Prossima Fermata” sui social, scandito da tappe virtuali all’interno della “Stazione dell’Arte“: un percorso lungo, fatto di interviste, documentari, trasmissioni radiofoniche e altri contenuti multimediali.
Il viaggio è un stratagemma narrativo che si sviluppa attraverso un contenuto realizzato il 7 luglio del 2006, il giorno prima dell’inaugurazione del Museo Stazione dell’Arte, grazie al podcast della trasmissione Radiofonica “Passo a Due” di Radio Rai Sardegna: un’intervista a Maria Lai, in vista dell’apertura del museo dedicato all’artista di Ulassai, pubblicata come contributo inaugurale.
“Si tratta di una testimonianza del potente messaggio artistico di Maria Lai – dichiara Davide Mariani, direttore del Museo – , che risulta sempre attuale in questi giorni controversi ed è capace di raggiungere con maggiore efficacia un numero cospicuo di persone da ogni parte del mondo”.
“Ulassai, Una Stazione per l’Arte”: cortometraggio in occasione del centenario della nascita di Maria Lai
Tra i vari contenuti proposti figura in anteprima sui canali social dell’istituzione museale il cortometraggio dal titolo “Ulassai, Una Stazione per l’Arte”, per la regia di Maddalena Bregani, autrice del documentario “Sulle tracce di Maria Lai“, l’opera ripercorre le iniziative realizzate in occasione del centenario della nascita dell’artista.
Gli appuntamenti con l’arte di Maria Lai, per portare il ”museo a domicilio” durano tutto il periodo di isolamento dovuto al Covid-19, quattro volte a settimana.
“Il progetto virtuale avrà la sua conclusione alla fine delle misure di prevenzione e isolamento – continua Mariani – , un richiamo al ruolo dell’arte, che Maria Lai intendeva come “luce intermittente nel buio del mondo” e grazie ai nuovi canali multimediali possiamo continuare a dare visibilità alla sua produzione artistica perché anche in questo periodo difficile la cultura non chiude, ma al contrario apre e unisce”.