Focus monografico del nuovo numero del magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche dedicato a uno tra i più celebri pittori del Rinascimento
Il Focus monografico del nuovo numero del magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche è dedicato a Raffaello Sanzio, con riferimento alle opere e alla vita dell’artista.
In questi giorni ricorrono i cinquecento anni dalla scomparsa del pittore, che si spense il 6 aprile 1520, a soli trentasette anni e all’ apice del successo.
L’artista morì a Roma, dove papa Giulio II lo chiamò a realizzare capolavori come gli affreschi delle Stanze Vaticane e i dipinti di Villa Farnesina. All’ origine del decesso, secondo Vasari, una malattia contagiosa che provocò molte vittime, proprio per lo stesso motivo del Coronavirus.
Raffaella Fontana, dell’Istituto nazionale di ottica, parla dei segreti pittorici dell’artista attraverso tecnologie innovative. Un parallelo tra gli studi dell’artista sulla città prospettica e le sfide degli urbanisti è l’oggetto dell’expertise di Teodoro Georgiadis dell’Istituto per la bioeconomia. Un altro è quello proposto da Antonio Coviello, economista dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo, tra la bottega d’arte gestita da Raffaello e gli odierni artigiani digitali.
Augusto Palombini ,dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale ,approfondisce il tema delle mostre online, a partire da “Raffaello 1520-1482“, attualmente molto utilizzate a causa della pandemia.
Del Covid-19 ne parla la rubrica Altra ricerca, dove è indicato un numero verde per persone affette da diabete e una “conference call” promossa da Innova per l’Italia e da tre Ministeri per realizzare dispositivi per monitorare e contrastare il virus. Nelle Recensioni è presente l’iniziativa di Aamod (Fondazione Archivio Audiovisivo del movimento Operaio Democratico), una raccolta di video che raccontano com’è cambiato il lavoro ai tempi della pandemia.
Inoltre, nei video troviamo la testimonianza di Marco Casula, dell’ Istituto di scienze polari che si trova in Artico, unica area insieme all’Antartitide non raggiunta dalla pandemia.