Da Nuoro al resto dell’isola realizzati i dispositivi di protezione individuali per medici e infermieri. Per il 25 aprile saranno 2000 i prototipi distribuiti
Sinergie, competenze, cuore e solidarietà per combattere il virus ed affrontare l’emergenza quotidiana con le opportune protezioni. La tecnologia e il know out acquisito dai tecnici Ailun – Make in Nuoro (progetti finanziati dalla Camera di Commercio di Nuoro) sta inoltre facendo la differenza per quanto riguarda la distribuzione dei dispositivi di protezione individuali.
Dall’inizio dell’emergenza COVID 19, i professionisti della Libera Università nuorese hanno iniziato a realizzare, in tempi rapidissimi, modelli utili nell’affrontare la mancanza di DPI. L’esperienza di procedure in ambito sanitario sviluppate nel Centro di Simulazione SIMANNU, hanno dunque aiutato i tecnici a concentrarsi su prototipi di presidi che rispondessero ai requisiti in uso nei reparti dove la lotta al coronavirus è particolarmente serrata.
In contemporanea anche l’ambiente dei maker nazionali ha iniziato a condividere su internet progetti, file e tecnologie, dalle maschere fatte con stampa 3D in materiale gommoso, alle valvole Charlotte (sono quelle da sub che vengono modificate e usate dentro gli ospedali). Un’esperienza in continuo sviluppo, che ha coinvolto professionisti e istituzioni che hanno un’unica missione: non rimanere indietro e senza protezioni davanti al nemico.
Rete dei Makers Pro
I tecnici di Nuoro collaborano insieme agli altri Fab Lab della Sardegna, con aziende private che mettono a disposizione i loro macchinari, competenze organizzative e fornitori. Sardegna Ricerche mette a disposizione un budget per l’acquisto di alcuni materiali indispensabili. Si costruisce cosi la rete dei Makers Pro Sa Sardigna, dove ragazzi con stampanti 3D, progettisti e artigiani mettono a disposizione competenze e attrezzatura. Dopo alcuni giorni si testa il prodotto, si inizia a lavorare su un progetto di protezione facciale e infine stampato in 3D con visiera in PVC.
AILUN diventa il centro di riferimento per Nuoro, produce e raccoglie le maschere realizzate dai maker nuoresi e assemblate con le visiere tagliate a Sassari. La rete di collaborazioni si estende a commercianti, artigiani, scuole cittadine che offrono il loro supporto. L’ Ordine dei Medici di Nuoro riceve 180 prototipi di protezioni facciali. In Sardegna prima di Pasqua verranno distribuiti 1000 prototipi, obiettivo: altri 1000 entro il 25 aprile.
L’emergenza non ammette pause, infatti i tecnici AILUN continuano a realizzare i progetti e a velocizzare la produzione con le tecnologie e materiali disponibili. La battaglia è ancora in corso e analogamente agli operatori sanitari, ci sono altre professionalità a rischio.