Secondo le stime della Coldiretti, nel periodo di Pasqua l’agriturismo sarà in forte crisi. Fanno sold out però i prodotti a km0 e gli agnelli
Ormai è chiaro: quest’anno la Pasqua sarà diversa rispetto agli altri anni. Non si potrà partecipare ai festeggiamenti religiosi e anche le nostre abitudini tradizionali dovranno cambiare. Niente gite fuori da casa, niente pranzi in famiglia o tra amici.
Quest’anno sarà però la Pasqua del vicinato e del km0.
Secondo la Coldiretti, per molte attività agricole, come ad esempio gli agriturismi, ci saranno perdite gravi per i mancati arrivi a Pasquetta; si stima circa il 70% di perdita del fatturato.
Di conseguenza, ci saranno effetti negativi drastici anche per la viticoltura, per le carni, per i salumi e per i fiori.
L’emergenza Coronavirus
Secondo le indagini della Coldiretti, più di 1 italiano su 2 (51%) ha rinunciato a malincuore a qualsiasi progetto di viaggio o gita per Pasqua, a causa dell’emergenza da COVID-19.
Senza l’emergenza il 17% avrebbe rivisto parenti e amici in un’altra città o regione. 1 italiano su 5, invece, sarebbe andato in villeggiatura in una località italiana e solo il 5% avrebbe invece optato per una località fuori dall’Italia.
L’agnello sardo
L’agnello è il simbolo dei banchetti pasquali. Negli ultimi giorni in Sardegna ha registrato una crescita nelle richieste del 10% rispetto alla media degli scorsi anni, anche se il prezzo pagato al pastore è sceso del -30% rispetto allo scorso anno.
Secondo i dati del Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp, per le festività di Pasqua si sono venduti 130 mila agnelli sardi, di cui il 68% marchiati Igp. Nell’ultima settimana la vendita dell’agnello ha avuto una costante richiesta; tutte le richiesta hanno costretto alla chiusura delle macellazioni due giorni prima rispetto agli anni scorsi per la mancanza di prodotto.
Gli agnelli sardi sono stati, inoltre, venduti anche nelle altre regioni d’Italia.
La crescita del km0
Quello però che colpisce di più in questo periodo pasquale è la grandissima crescita della spesa a km0 e nei negozi vicino a casa.
“Sarà una Pasqua mesta – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – sia per l’emergenza sanitaria che per la conseguente crisi economica”.
“Anche nei momenti più bui emerge l’unione dei sardi e la solidarietà – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Quotidianamente abbiamo in tutta la Sardegna migliaia di richieste da parte dei cittadini di prodotti direttamente dalle aziende agricole. Le stesse vendite dell’agnello confermano che quest’anno più che mai il pranzo di Pasqua e Pasquetta sarà a kilometraggio limitato. Di questo dobbiamo trarne insegnamento anche dopo e dovrebbero adeguarsi anche i supermercati dando maggiore spazio e proponendo nei propri scaffali i prodotti sardi 100%”.