Maccheronis potrà soddisfare appena il 50% del fabbisogno irriguo. Necessarie restrizioni
Nell’invaso del Maccheronis attualmente ci sono 14 milioni di metri cubi d’acqua. Una cifra che non potrà soddisfare le necessità del sistema produttivo agricolo delle zone interessate per la stagione irrigua. Alla quale, saranno destinati solamente 9 milioni di metri cubi, a fronte di un fabbisogno di 19 milioni di metri cubi, meno del 50%.
Una situazione di deficit che avrà come conseguenza ulteriori restrizioni
Attualmente infatti, dal 1 aprile 2020, c’è il divieto di utilizzo dell’acqua per fini irrigui durante la notte. I dati che descrivono la situazione dell’invaso Maccheronis sono stati presentati durante la riunione del Comitato Tecnico della Cabina di Regia.
Ha rimarcato il presidente del Consorzio di Bonifica, Ambrogio Guiso: “Se non si verificano apporti idrici e misure di contenimento per gli utilizzi, l’acqua dell’invaso di Maccheronis verrebbe a mancare già nel prossimo mese di agosto”.
“Confidando nella piena collaborazione degli agricoltori, perché l’acqua non si può mai chiudere, il cui corretto comportamento va, però verificato con l’aiuto di altri soggetti (componenti del Forestale, Compagnie barracellari, Vigili Urbani ecc.)”.
La Cabina di Regia ha aggiornato la seduta alla settimana successiva, al fine di valutare se vi sarà la necessità o meno di adottare immediatamente severe restrizioni agli utilizzi irrigui.