Sars-Cov-2: Uno studio condotto dall’Istituto di biomembrane Bari insieme ha dimostrato una marcata omogeneità genetica dei genomi virali
Uno studio sul Sars-Cov-2 condotto dall’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche; Cnr-Ibiom di Bari insieme all’Università di Bari e all’Università Statale di Milano, pubblicato su bioRxiv. Dimostrando una evidente omogeneità genetica dei genomi virali analizzati e che vengono dalle diverse aree geografiche. I risultati ottenuti non mostrano evidenze dell’emergenza. Dovuta ad un ceppo virale più aggressivo di quello cinese originario
Analisi bioinformatica comparativa
Un’analisi bioinformatica condotta su più di 1100 genomi virali di; Sars-Cov-2 provenienti da Cina, America e Europa ha mostrato un evidente omogeneità genetica. Proveniente da tutti i genomi virali analizzati. L’assenza di evidenze che supportino l’insorgenza di diversi tipi virali più aggressivi del ceppo cinese originario. In tal modo che la disomogeneità riscontrata nelle diverse aree geografiche sia dovuta alla rapida diffusione di sottotipi virali diversi. Che sono importati in maniera indipendente nei diversi continenti.
Il supporto della piattaforma bioinformatica Elixir
In aggiunta a questo i risultati dello studio condotto da un team di ricercatori associati all’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche ;Cnr-Ibiom di Bari insieme al Dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano e al Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica dell’Università di Bari. Il lavoro, pubblicato in anteprima sulla rivista online bioRxiv di Cold Spring Harbor Laboratory (Usa); è stato realizzato con il supporto della piattaforma bioinformatica Elixir del nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca europea per le scienze della vita. Che viene coordinata da Graziano Pesole ricercatore del; Cnr-Ibiom e docente dell’Università di Bari.
8 sottotipi virali
Ad esempio i risultati della ricerca hanno identificato almeno otto sottotipi virali distinti con una diversa presenza in diverse regioni del nostro pianeta. Tre distinti sottotipi di virus che comprendono più del 70% di tutti i genomi virali finora sequenziati. Mentre due soli sottotipi virali hanno il 72% e il 74 di tutti i virus isolati in Europa e in America. Come tutti i sottotipi virali definiti sulla base del confronto delle sequenze del genoma; che sembrano avere una comune origine in Cina, nonostante provengano da focolai distinti.
Alla ricerca di un vaccino efficace
Ad ogni modo e concesso che ogni ceppo presenta una sequenza genomica caratteristica, il basso numero delle variazioni osservate. Per esempio il fatto che queste sono concentrate in regioni non codificanti proteine. Come suggeriscono che le differenze tra i diversi genomi i quali non mostrano un processo di evoluzione del ceppo virale. Quindi non rsono responsabili dell’origine di un ceppo virale mutato e potenzialmente più aggressivo. Questo ci permette di mettere un fattore comune. Infatti sulla scala internazionale, gli studi in corso cercano di mettere in campo approcci terapeutici mirati e vaccini efficaci.