A Olbia inizierà la riabilitazione a distanza. Servirà per sfruttare il più possibile le potenzialità della telemedicina e per restare in contatto con il paziente
A Olbia parte la riabilitazione a distanza, che sfrutta al massimo le potenzialità della telemedicina e consente di non interrompere la presa in carico del paziente. A causa dell’emergenza COVID-19, infatti, è stata sospesa l’attività ambulatoriale non urgente; pertanto sono sospesi anche gli accessi dei pazienti che devono proseguire un percorso riabilitativo dopo l’intervento.
Per evitare questa interruzione dell’attività, il Servizio di Assistenza Riabilitativa e Protesica della Assl di Olbia ha pensato di sfruttare al meglio la tecnologia, mantenendo così il contatto con i pazienti. Questi dovranno essere accompagnati in un percorso che ha come fine principale il pieno recupero delle loro funzioni.
Attraverso una videochiamata via Skype o su WhatsApp, i fisioterapisti si mettono in collegamento con il paziente, lo guidano nel compimento degli esercizi riabilitativi e ne valutano i risultati raggiunti.
Per adesso i pazienti che stanno sperimentando questa modalità sono circa una cinquantina. Si tratta in buona parte di pazienti dimessi dall’ospedale dopo vari interventi chirurgici.
I fisioterapisti, poi, dovranno effettuare una valutazione fisioterapica a distanza dei pazienti. I fisioterapisti cercheranno quindi di condividere con il paziente i programmi per gli esercizi terapeutici utili alla riabilitazione.
Ci saranno poi dei contatti per almeno due o tre volte a settimana, per verificare l’avanzamento e il progresso del programma riabilitativo. Questa pratica di telemedicina e teleconsulto potrebbe accorciare le distanze tra le strutture territoriali e i pazienti, diventando un valido supporto alla riabilitazione tradizionale.