Intesa tra i centri antiviolenza e i farmacisti per tutelare le donne vittime di abusi tra le mura di casa
“Vorrei una mascherina 1522”. È questo il breve messaggio in codice da dire in farmacia, o in qualsiasi altro presidio sanitario, per denunciare gli atti di violenza domestica e/o stalking subiti durante l’emergenza coronavirus. Dopo aver pronunciato la frase, il farmacista fornirà immediatamente le informazioni utili per segnalare gli abusi, facendo scattare l’intervento delle forze dell’ordine.
L’iniziativa nasce dall’accordo tra i centri antiviolenza e la Federazione farmacisti. L’obiettivo è tutelare le donne vittime di maltrattamenti tra le mura di casa che, costrette in questo periodo di permanenza forzata con i propri aguzzini, sono spesso impossibilitate a chiedere aiuto o denunciare in sicurezza.
“Ringrazio la Federazione degli Ordini Farmacisti Italiani, Federfarma e Assofarm, che ci sono accanto per aiutare tutte le donne vittime di violenza nella situazione di emergenza che stiamo vivendo”, dichiara la Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti. “Non ci stancheremo di ripetere che la porta per uscire dalla violenza è e resta aperta, e che questa battaglia si vince soltanto insieme”.
1522 è il numero verde antiviolenza e antistalking attivo 24 ore su 24. Per rimarcare l’importanza del servizio pubblico e contribuire alla sua diffusione, è stata inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una lettera firmata da 126 donne, tra cui Laura Boldrini, Beatrice Lorenzin, Livia Turco, Anna Finocchiaro e Susanna Camusso.
“Le Istituzioni Pubbliche devono fare ogni sforzo per dare il senso che lo Stato non si ritira dalla battaglia contro la violenza domestica, ma invece rafforza il suo presidio – si legge nel documento – “Ci uniamo, dunque, alla voce della Ministra per le Pari Opportunità, Prof.ssa Elena Bonetti perché il numero abbia la più ampia diffusione. Non dimentichiamoci delle Donne, l’emergenza nell’emergenza”.