kenya action aid

COVID-19, ActionAid: «allarme in Kenya»

Emergenza Coronavirus, il mondo guarda ora all’Africa

L’emergenza Coronavirus, nonostante l’inizio della tanto attesa fase 2 in numerosi paesi europei e non, è ancora lontana dalla sua conclusione. Se manteniamo il paragone tanto in voga di questa lotta contro il COVID-19 ad una guerra, il nuovo fronte da rinforzare è quello dell’Africa.

A dirlo è l’OMS che ha identificato nel Kenya lo stato maggiormente a rischio per una eventuale diffusione del virus. Così riporta Raffaella Lebano vicesegretaria di ActionAid Italia, società no-profit impegnata nella lotta contro la fame e la povertà nelle zone a rischio.

Raffaella Lebano vicesegretaria di ActionAid Italia, impegnata nella lotta al COVID-19 in Africa.
Raffaella Lebano vicesegretaria di ActionAid Italia, impegnata nella lotta al COVID-19 in Africa.

ActionAid si è già vista impegnata sul fronte italiano proprio a causa delle conseguenze economiche derivanti dal periodo di quarantena su numerose famiglie nostrane. In Kenya però, la sfida è ancora diversa. Secondo i dati ufficiali solo il 62% della popolazione ha accesso ad acqua pulita e di questi, il 31% a servizi igienico-sanitari.

Si tratta di una situazione potenzialmente esplosiva se consideriamo che l’igiene personale, da noi ormai considerata come scontata, è la prima linea di difesa contro la diffusione del COVID-19.

Come se non bastasse, anche il comparto sanitario non è assolutamente preparato per gestire una eventuale epidemia di tale portata. Il personale sanitario in numerose aree raggiunge infatti la proporzione di 1 a 100.000 persone. Infine, la stessa situazione economica, già precaria nello stato africano, rischia di aggravarsi ulteriormente.

Finanziamento agli aiuti

Per queste ragioni, ActionAid si è prontamente attivata per intervenire attraverso la campagna solidale “Senza acqua non possiamo fermarlo”. Grazie a sms e chiamate, dal 1° maggio al 15 giugno, sarà possibile dare un contributo e sostenere l’iniziativa.

ActionAid intende impiegare i fondi raccolti per la fornitura di acqua potabile, la distribuzione di kit igienici, il sostegno e supporto alle famiglie più vulnerabili, informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione e le corrette pratiche igienico-sanitarie per oltre 25mila persone.

About Giovanni Podda

Nato a Cagliari il 14/10/95. Studente di Scienze della Comunicazione e aspirante giornalista. Amante di libri, sport e tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia. Musica? Tutto tranne la Trap.

Controlla anche

000 339D89Y scaled 1

Il Kenya cimitero del fast fashion occidentale

Dei quasi 900 milioni di vestiti usati spediti in Kenya nel 2021. Un terzo contiene …