La Regione Sardegna pubblica una linea guida autorevole sul corretto uso dei dispositivi di protezione individuale per la lotta contro il covid-19
La riapertura delle attività è alle porte e la Regione ha deciso di pubblicare una serie di linee guida sul corretto uso delle mascherine (e non solo) a cura del comitato tecnico scientifico che collabora alla lotta contro la diffusione del Covid-19. Il vademecum fa una distinzione tra mascherine chirurgiche (dm), semimascherine filtranti (ffpi, ffp2 e ffp3) o dpi, e mascherine filtranti (tutte le altre facciali, comprese quelle artigianali o autocostruite).
Secondo le indicazioni date dalla Regione, le prime proteggono “più chi ci circonda che noi stessi”. Tra le dpi: quelle senza valvola proteggono sia chi le indossa che le persone circostanti, quelle con valvola solo chi le indossa e “non devono mai essere usate dalla popolazione”. L’efficacia delle mascherine dipende molto da come vengono indossate, spiega ancora il decalogo: le filtranti solitamente non garantiscono la tenuta dei Dpi e di conseguenza è molto importante indossarle correttamente, in modo che coprano il più possibile naso e bocca. In generale – è precisato – le mascherine vanno trattate come oggetti contaminati: non bisogna tentare di sanificare i Dm o i Dpi perché una pulizia sbagliata può comprometterne le capacità filtranti.
Il Comitato consiglia di utilizzare occhiali protettivi, oppure da vista o anche da sole se si lavora in ambienti a forte contatto con il pubblico. Ultimo suggerimento, usare auricolari per il cellulare: “Moltissime volte al giorno le nostre mani toccano lo s mo del cellulare che, se usato senza auricolari, viene portato all’orecchio e può diventare quindi veicolo di infezione. L’impiego di auricolari, evita che telefoni e smartphone vengano appoggiati al volto”.