Risulta necessaria una riapertura programmata e in sicurezza che garantisca i servizi alle famiglie in difficoltà
Tre milioni di bambini attendono la riapertura degli asili nido e le scuole materne. In entrambi i casi è necessaria una riapertura programmata e in sicurezza per garantire i servizi a quelle famiglie che con i genitori al lavoro non hanno la possibilità di avere qualcuno che possa seguire la prole.
E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative in base ai dati Istat , dopo il lockdown dell’emergenza coronavirus.
“Il rischio è che strutture abusive – sottolinea l’Unione europea delle cooperative– si sostituiscano a quelle professionali che sono di operare in sicurezza nella gestione degli spazi e dei bambini“.
I tre milioni di bambini ma soprattutto i genitori attendono una riapertura che segua i protocolli sanitari
“Sono oltre quattro milioni gli italiani che hanno ripreso il lavoro e tra loro – continua “Uecoop” ( Unione europea delle cooperative) – , ci sono genitori che avrebbero bisogno di affidare i propri figli a qualcuno che se ne prenda cura, ma in questo momento non possono contare né sulle scuole che dovrebbero riaprire a settembre e neanche sui nonni per ovvie ragioni sanitarie”.
“Le soluzioni allo studio da parte del Governo sono due alternative – spiega – , l’aumento da 600 a 1.200 euro di bonus per le babysitter o di un voucher di pari importo che potrà essere speso dai genitori anche per l’iscrizione dei figli ai centri estivi o altre strutture similari per le quali si attendono specifiche linee guide o la conferma del congedo parentale”.
“Di fronte alla situazione di difficoltà che stanno vivendo le famiglie – sottolinea “Uecoop” – le cooperative sociali con servizi di assistenza ai minori si stanno organizzando per la ripartenza con protocolli sanitari che consentano di svolgere le attività in sicurezza per bambini, genitori e operatori”.
“Nella Fase 2, per asili nido e materne – conclude –, l’idea è organizzare i turni per classi e operatori in modo da gestire gli spazi in sicurezza. Le cooperative che si occupano di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari ed educativi in Italia sono circa settemila e danno lavoro a oltre trecentomila persone.