Dal CLab di UniCa al progetto da un milione di euro Bacfarm sul podio con il brevetto sui carotenoidi
La start up nata nel ContaminationLab dell’ateneo di Cagliari tra le cinque in Italia al “Life Science Innovation 2020” per l’idea innovativa sull’estrazione delle biomolecole antiossidanti con formidabili sviluppi in medicina, farmacia, alimentazione. “Sono stati selezionati anche per un modello di business alternativo, efficiente e sostenibile” dice Maria Chiara Di Guardo
Tra le prime cinque su 137 candidature su scala nazionale. Bacfarm, start up maturata nel Contamination Lab dell’Università di Cagliari ha colto l’attimo. E consolidato la propria mission. Il team cagiaritano ha superato brillantemente la selezione alla seconda edizione di “Life Science Innovation 2020”. Il quotato bando internazionale da un milione di euro messo a disposizione da Fondazione Golinelli e G-Factor, è banco di prova competitivo, motivante e di alto profilo. Rivolto a progetti di innovazione e nuove imprese del settore delle scienze della vita, “Life Science Innovation 2020” è dedicato a quanti hanno e sviluppano un’idea vincente nei settori pharma e biotech, medtech, nutraceutica, bioinformatica e bioingegneria.
“Bacfarm ha un modello di business che rappresenta l’alternativa efficiente e sostenibile all’industria tradizionale del settore, grazie a materia prima, tecnologia e prodotti innovativi. Lo sfruttamento della biomassa batterica – rimarca Maria Chiara Di Guardo – prorettore Innovazione e territorio – consente infatti di evitare la necessità di filiere, riduce i costi e gli sprechi”.
L’estrazione dei carotenoidi, una storia avvincente e di successo. Bacfarm ha iniziato la sua avventura all’interno del CLab Unica e da qualche mese ha fatto un ulteriore balzo in avanti trasformandosi in Junior spin-off dell’ateneo di Cagliari.
Il gruppo Bacfarm
Il trio è composto da Giulia Guadalupi (Ceo-Cto&co-founder, laurea Biologia cellulare e molecolare, Cagliari), Samuele Antonio Gaviano (Coo&co-founder, studente Scienze biologiche, Cagliari) e Davide Emilio Lobina (Cbo&co-founder, laurea in Agricultural&food economics-Università Cattolica Sacro Cuore, Milano). La start up utilizza una tecnologia innovativa per l’estrazione dei carotenoidi, biomolecole antiossidanti con grandi benefici per la salute umana e animale, utili per diverse applicazioni: dalla cosmesi alla nutraceutica, dall’alimentazione alla medicina e alla farmacia.
Ricerca, intuito e talento. Il ContaminationLab dell’ateneo di Cagliari “costruito” e diretto dalla professoressa Di Guardo ha messo una punto una tecnologia, successivamente brevettata dall’Università di Cagliari, nata nel laboratorio di Fisiologia vegetale e fotobiologia diretto da Dario Piano attraverso la coltivazione di batteri.
“Siamo stati i primi ad estrarre efficacemente la deinoxantina” spiega il professor Piano. La deinoxantina viene definita “il nuovo re dei carotenoidi”. In breve, un balzo con rilevanti rimbalzi scientifici, economici, commerciali. Con l’ingresso all’interno dell’azionariato di una player importante come Fondazione Golinelli e il processo di crescita all’interno di G-Factor, Bacfarm conta di diventare in breve tempo un’azienda competitiva nel settore dei carotenioidi. “Fondazione Golinelli, anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, non interrompe il proprio piano strategico di investimento ma anzi lo rilancia – dice Andrea Zanotti (presidente Fondazione Golinelli) – e conferma il suo fondamentale ruolo nella promozione di imprese che provengono dal mondo della ricerca”.