Oggi il D-day per palestre, piscine e centri sportivi
E’ arrivato il D-day anche per palestre, piscine e centri sportivi. Riapertura anche in Sardegna dopo il lungo lockdown.
A disciplinare la fase 2 delle attività sportive, sono le linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni, attuate attraverso protocolli mirati per garantire l’allenamento in sicurezza per clienti e istruttori. Per tutti diventerà essenziale la prenotazione di corsi e lezioni, per evitare il più possibile gli assembramenti e gestire meglio i nuovi obblighi di legge.
Le novità cominceranno dall’ingresso: sia in palestra che in piscina sarà obbligatorio entrare con la mascherina. Altro obbligo, disinfettarsi le mani all’ingresso e uscendo, grazie ai dispenser, spesso preferiti ai guanti.
Palestra
Nelle palestre è prevista, ma non obbligatoria, la misurazione della temperatura con termoscanner per non far entrare chi ha più di 37 gradi e mezzo. In ogni caso, all’ingresso i clienti dovranno firmare un’autocertificazione sulle proprie condizioni di salute (se hanno contratto il Covid, se hanno fatto la quarantena ecc) e i gestori delle attività conserveranno i dati per 14 giorni.
Saranno richieste scarpe ‘dedicate’ al solo utilizzo ginnico. Per quanto riguarda gli spogliatoi, si entrerà pochi per volta (ma alcuni potrebbero restare chiusi), si starà a un metro di distanza e i vestiti andranno messi nelle proprie borse, riposte negli armadietti. Durante gli esercizi i clienti staranno lontani almeno 2 metri fra loro e non avranno l’obbligo della mascherina.
Piscina
In particolare, le principali novità riguardano le distanze da tenere in piscina. La superficie a disposizione per persona arriverà a 7 metri quadrati, mentre dovrà esserci almeno 1 metro e mezzo fra sdraio e lettini, escluso per i conviventi. In più una differenza: gli istruttori di nuoto dovranno avere la mascherina anche se non a stretto contatto con gli utenti. Molti gestori di piscine si dicono contrari, considerando il caldo che c’è normalmente a bordo vasca e il rischio che non si senta bene la voce dell’allenatore. Alle piscine sono richieste le analisi chimiche, oltre a quelle batteriologiche.
Per tutti vale l’obbligo di disinfezione degli attrezzi (da quelli in sala pesi ai galleggianti in acqua) a ogni uso o a fine giornata se presi solo da un cliente.