Da parte dell’Ersu il divieto di fare ritorno nella propria abitazione. Quando potranno farvi rientro non è ancora dato saperlo.
Lo slogan è : “Rimborsi subito, noi la crisi non la paghiamo”. Questo il messaggio principale del sit-in organizzato oggi dagli studenti davanti all’Ersu di Cagliari. Tema: il divieto di ritorno per gli universitari alle case dello studente e il mancato pagamento dei rimborsi per il periodo di forzata lontananza dagli alloggi.
“È ormai passato quasi un mese – protestano i ragazzi – da quando, per gli inquilini delle case dello studente di Cagliari che hanno deciso di lasciare i propri alloggi all’inizio dell’emergenza, è arrivato da parte dell’Ersu il divieto di fare ritorno nella propria abitazione. Quando potranno farvi rientro non è ancora dato saperlo. Nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’ente è arrivata riguardo alla riattivazione dei servizi alloggio. Nessun cenno riguardo ai rimborsi dei canoni d’affitto già pagati o detratti dalle borse di studio per il periodo di non utilizzo degli alloggi”.
Affitti e pasti di cui gli studenti non hanno potuto usufruire
Oggi i ragazzi hanno chiesto indietro le rette già pagate per il periodo di marzo. Questo riguarda non solo tutti gli studenti affittuari che usufruiscono dei servizi abitativi dell’Ersu, ma anche tutti i borsisti a cui sono state detratte le rette in anticipo.
Chiedono inoltre il rimborso dei pasti per tutto il periodo di chiusura della mensa. Sul piatto anche altre rivendicazioni, ad esempio l’abbassamento della soglia di merito.
L’associazione RESET_UNICA aveva anticipato il 1 maggio nei propri social la notizia che gli studenti universitari avrebbero dovuto portare via le loro cose dagli alloggi dell’Ente