L’associazione: “Passaporto Sanitario per spostamenti è incostituzionale”
Il Codacons in vista delle riaperture agli spostamenti a partire dal 3 giugno porta il passaporto sanitario all’attenzione della Consulta. Presente, inoltre, un ricorso dell’associazione contro le Regioni che si sono mosse in ordine sparso con ordinanze che contraddicevano le disposizioni del Governo.
Secondo l’associazione: “Tutte le limitazioni regionali agli accessi dei cittadini, come quelle annunciate dalla Regione Sardegna, sono illegittime. Finiranno ora al vaglio della Corte Costituzionale.”
Finora ancora nulla di scritto e nessuna decisione presa. Probabilmente, data l’attuale posizione, il passaporto sanitario non si farà. Altra probabilità è quella secondo cui verrà premiato il turista virtuoso che vorrà farlo di sua spontanea volontà, almeno in Sardegna.
“Abbiamo deciso di presentare motivi aggiunti al ricorso pendente dinanzi la Corte Costituzionale affinché sia valutata la legittimità costituzionale degli attestati che alcune Regioni richiedono ai cittadini per l’ingresso nel territorio” – spiega il presidente Carlo Rienzi.
Il presidente ha poi continuato: “Le regole per i trasferimenti tra Regioni devono essere infatti decise dallo Stato, e qualsiasi limitazione lede i diritti costituzionali. Le pretese di passaporti o attestati di negatività al Covid per entrare nelle Regioni sono assurde e irrealizzabili. Tali richieste configurano una lesione dei principi riconosciuti dalla nostra Costituzione”.
Il Codancons conclude: “l’unico limite che può essere giustificato, sia in entrata che in uscita dalle Regioni, è quello verso coloro che mostrano sintomi di Covid e febbre alta”.