Riaprono le regioni ma il virus non è sconfitto, contagi in aumento
Dalla mezzanotte sono stati riaperti i confini regionali e dopo circa tre mesi e 33.500 morti per Coronavirus, gli italiani possono tornare a muoversi liberamente. Il Coronavirus, però, non è sconfitto: si registra quasi un raddoppio dei contagi, da 178 a 318 casi in un solo giorno. Sei su dieci in Lombardia. Otto le regioni senza nuovi malati. <<Ce l’abbiamo fatta col sacrificio di tutti>> annuncia il ministro per gli affari istituzionali Francesco Boccia. <<Ora è il momento della protezione dell’economia e del lavoro>>.
Cadono dei divieti, ma ne rimangono degli altri. Anche dal 3 giugno, infatti, in Italia è proibito fare assembramenti. Rimane obbligatorio, poi, mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro (2 in caso di attività fisica). Resta anche l’obbligo di rimanere al proprio domicilio per chi è in quarantena e per chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.
Diventa obbligatoria la misurazione della febbre per chi viaggia con l’Alta Velocità o con gli intercity. Le mascherine sono sempre obbligatorie in caso di assembramenti o al chiuso. L’obbligo di portarle anche all’aperto, invece, rimane in alcune regioni: Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Campania e nel comune di Genova.
In auto si può viaggiare tutti insieme solo se si fa parte dello stesso nucleo familiare, altrimenti saranno consentite al massimo due persone, entrambe con la mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore. Tre persone, invece, se la macchina è dotata di tre file di sedili. In moto si dovrà viaggiare invece da soli: fatta eccezione per familiari o conviventi.
Riprende circolazione anche dall’estero
Libera circolazione in Italia anche per i cittadini dell’area Schengen e della Gran Bretagna, che potranno venire nel nostro Paese senza obbligo di quarantena. Per andare all’estero, invece, gli italiani dovranno ancora rispettare le restrizioni e le indicazioni in vigore nei diversi Stati. Ancora pochi quelli che hanno ufficialmente aperto i loro confini agli italiani: Francia (con autocertificazione), Svezia, Serbia, Albania e Croazia (ma solo se c’è la prenotazione in un albergo). E’ possibile che altri Stati (Germania, Olanda, Portogallo, Islanda e Turchia) consentano l’ingresso dall’Italia solo a partire dal 15 giugno.
In spiaggia non è possibile piazzare l’ombrellone a piacimento: ci sono linee-guida che prevedono per ogni ombrellone uno spazio di 10 metri quadrati (in Veneto ed Emilia-Romagna la distanza prevista tra un ombrellone e l’altro è superiore ed è di 12 metri)
E a partire da oggi, si possono raggiungere anche le seconde case. Alberghi, bed and breakfast, case vacanza ,sono prenotabili, anche se, sono ancora molto pochi quelli che hanno già riaperto in attesa del nullaosta alla mobilità tra le Regioni e con l’estero
Intanto un’ordinanza firmata dal governatore Zingaretti proibisce l’ingresso nella Regione Lazio a coloro che presentano sintomi “da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi”.
Registrazione obbligatoria, e non volontaria, invece per chi arriva in Sardegna con un questionario che traccia anche gli eventuali spostamenti interni. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal governatore Christian Solinas. L’ordinanza prevede che una copia della ricevuta della registrazione dovrà essere allegata alla carta d’imbarco e al documento d’identità.