Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato il collega greco Nikos Dendias.
In Ue servono “regole e criteri uniformi per la mobilità”, per “non frammentare il mercato del turismo”, ha sottolineato Di Maio precisando: “Eventuali intese tra paesi non sono una soluzione”.
“Sono contento che l’amico Dendias mi abbia rassicurato sul fatto che la Grecia aprirà all’Italia sicuramente entro la fine del mese, eliminando qualsiasi tipo di blocco e obbligo di quarantena per gli italiani con l’impegno a valutare, in base ai dati, una riapertura già dalle prossime settimane”, le parole del titolare della Farnesina.
“Il ministro Di Maio mi ha aggiornato sui dati in Italia nettamente migliorati. La Grecia toglie dal prossimo lunedì, in maniera graduale fino alla fine del mese, tutte le limitazioni nei confronti dell’Italia. Esprimo i sentimenti di solidarietà da parte del popolo greco al popolo italiano”, ha dichiarato il ministro degli Esteri greco Dendias.
“Tutte le attività” commerciali italiane impegnate nel turismo si sono “attrezzate” per “ricevere i turisti in sicurezza”, ha quindi sottolineato Di Maio. L’Italia, ha ribadito il ministro, a livello europeo chiede che vi siano in materia di mercato del turismo “regole uniformi” e non soluzioni bilaterali o ad hoc “non appropriate”.
Di Maio e il suo collega greco hanno quindi firmato ad Atene “un accordo di delimitazione delle rispettive zone marittime” e “due ulteriori strumenti giuridici relativi sia alle risorse del Mediterraneo sia alla tutela dei diritti storici italiani di pesca nelle acque greche”.
Grazie agli accordi, ha sottolineato il capo della Farnesina, “i nostri pescatori vedranno tutelati i loro diritti, sempre nel rispetto dei diritti sovrani della Grecia”.
“Il ministro Di Maio mi ha aggiornato sui dati in Italia nettamente migliorati. La Grecia toglie dal prossimo lunedì, in maniera graduale fino alla fine del mese, tutte le limitazioni nei confronti dell’Italia. Esprimo i sentimenti di solidarietà da parte del popolo greco al popolo italiano”, ha detto il ministro degli Esteri greco Dendias in conferenza stampa ad Atene con il ministro Di Maio.