Come ogni estate proponiamo per i nostri piccoli spettatori una rassegna di spettacoli composta da appuntamenti di teatro d’attore e di figura. Siamo stati lontani per alcuni mesi e ora non vediamo l’ora di ritrovarci. Dovremmo rispettare qualche piccolo accorgimento ma lo faremo in modo divertente
“E-stiamo al parco”, così si chiama il cartellone di spettacoli pensati per voi da Il crogiuolo. Con la direzione artistica di Rita Atzeri, quest’anno vi aspetta nel bellissimo giardino della Casa Saddi di via Enrico Toti 24 a Pirri. Troverete le sedie sistemate in modo da lasciare lo spazio per il passaggio di una quadriga di Bianconigli e se vorrete al posto delle sedie potrete trovare posto con le vostre macchinine, o biciclette o monopattini.
Iniziamo il 18 giugno e vi aspettiamo tutti i giovedì fino al 20 agosto 2020, alle ore 18.30. Il primo appuntamento degli spettacoli è con “Baracche e burattori – Cenerentola”, di Virginia Garau, produzione Tragodia, in scena Daniela Melis, Ulisse Sebis, Virginia Garau. Il tema affrontato nello spettacolo è quello del bullismo.
Cenerentola, com’è noto, è angariata dalle sorellastre. Oggetto di soprusi e improperi, la nostra eroina però, si prende qualche piccola rivincita non restando docile e mansueta ma sfoderando essa stessa un bel caratterino vivace. Per il resto la storia si sviluppa così come vuole la famosissima fiaba. I personaggi sono sempre sopra le righe e molto divertenti; ad esempio le sorellastre, anche se antipatiche e bruttissime, sono un vero spasso! Ma anche gli altri personaggi non sono da meno! Insomma trattiamo un tema delicato e molto serio, il bullismo, ma in modo leggero per il pubblico più esigente e sincero che esista: I BAMBINI.
Spettacoli il 25 giugno
Vi aspettiamo al teatro con “Occhiovispo e chiappe strette” di e con Francesco Civile, produzione Anfiteatro Sud. Scritto e interpretato da Francesco Civile, è un monologo teatrale che racconta le vicende due giovanissimi amici, Vittorio e Luigi. I due vivono in un luogo cupo e misterioso completamente circondato da una palude oscura. Vorrebbero partire e cercare fortuna altrove, ma sono ancora troppo giovani, perciò, l’unica cosa che possono fare per essere felici, e sognare. Decidono allora di incontrarsi ogni mattina in modo che l’uno possa raccontare all’altro il sogno piu bello fatto la notte precedente. Ma un giorno Luigi racconta a Vittorio un sogno davvero particolare, diverso da tutti gli altri.
Al debutto, giovedì 2 luglio, la nuova produzione de Il crogiuolo, nata per il progetto POR FESR Sardegna 2014-2020 – Azione 3.7.1 CultureLAB2018 – Progetto GramsciLab 5.0.
RICCINO E RICCETTA
Le fiabe di Antonio Gramsci per i bambini, ideazione, selezione testi e regia Rita Atzeri, con Antonio Luciano e Marta Gessa, scene e costumi Marco Nateri, sarta Anna Sedda. É uno spettacolo di teatro ragazzi, realizzato con la tecnica del teatro d’attore e del teatro d’animazione con oggetti e pupazzi e si rivolge ai bambini della scuola primaria.
Sicuramente anche ai bambini più piccoli sarà capitato, in più di un’occasione di sentire nominare il nome di Antonio Gramsci. É probabile che sia arrivata loro una qualche generica spiegazione del tipo “un uomo molto importante o un politico o un filosofo, vissuto tanti anni fa”. Con il nostro lavoro intendiamo spiegare ai bambini chi era Gramsci e soprattutto grazie alle lettere scritte ai figli e alla favole in esse contenute. Magnifiche metafore, vogliamo poter far condividere ai piccoli i valori di libertà, uguaglianza, democrazia, rispetto dell’altro, intrisi in tutta l’opera gramsciana. Come in un gioco tra bambini elementi biografici si fonderanno con le fiabe dell’albero del riccio, con le fiabe dei fratelli Grimm. Tradotte in carcere, con elementi di cultura popolare legate alle tradizioni della Sardegna.
Altro debutto per la compagnia fondata da Mario Faticoni, il 16 luglio, con Nella valle dei mulini nessuno sogna più, adattamento ed interpretazione Marta Gessa e Giovanni Trudu, nuova produzione Il crogiuolo. Da quando sono arrivate le macchine perfette tutto si è fermato, anche il vento ha smesso di soffiare ma esiste ancora una speranza. Anna, la sarta del paese durante la notte incontrerà un gigante con la passione del volo, anche lui non si è adattato alla nuova vita “perfetta”, chi riporterà il vento nella valle e con sé la voglia di sognare ancora?
“La Valle dei Mulini”
Si distingue per un impianto scenico semplice ma ricco di sorprese, in questo mondo completamente fatto in tessuto nulla è come sembra, lo spirito sognatore dei personaggi gli permetterà di utilizzare il mondo che li circonda a loro vantaggio in modo creativo.
I costumi del teatro sono realizzati con modelli e tecniche che permettono di portare in scena il mondo irreale dei disegni che li ispirano.
Il 23 luglio l’appuntamento è con La fiaba di Re Orcone e della magica pozione , spettacolo con attore e pupazzi, regia Walter Broggini Testo Roberto Scala – Giorgio Rizzi – Walter Broggini, musica e scenografia Giorgio Rizzi e Roberto Scala, burattini e pupazzi Elena Gabriella Roggero, con Giorgio Rizzi e Roberto Scala. Qualcuno ha lasciato dei sassolini per terra. Forse è una traccia da seguire? Certo è la storia di Pollicino. Ma no, è la storia di Carlotta e Carletto, due bambini, che minacciati dal perfido re Orcone sono costretti a rifugiarsi nel bosco per sfuggire al suo pentolone. Dopo varie peripezie, con l’aiuto del buon Orco Tontone e delle pozioni del simpatico nanetto Mistura, i due fratellini riusciranno a sconfiggere l’orco malvagio riportando serenità e giustizia in tutto il regno.
Spettacoli Lecco
Lo spettacolo è tratto da una fiaba originale scritta per la compagnia da Tinin Mantegazza. Regista teatrale e autore televisivo, tra le cui creazioni ricordiamo il pupazzo Dodò della trasmissione Rai L’Albero Azzurro.
I nostri amici tornano il 30 luglio con un altro divertente titolo Magro Magrino e gli animali magici. Uno spettacolo con burattini, marionette e pupazzi. Testo Giorgio Rizzi, Roberto Scala e Gabriella Roggero, scenografia e pupazzi Giorgio Rizzi e Gabriella Roggero, regia e Musica Giorgio Rizzi e Roberto Scala, con Giorgio Rizzi e Roberto Scala.
La storia narra di Zefirino, unico maschio di 7 gemelli, il più simpatico e ribelle tra i fratelli. Un bel giorno, il nostro piccolo protagonista, Incurante di ogni pericolo e ammonizione, lascia la famiglia e va a cercare fortuna.
Dopo varie peripezie Zefirino incontra Magrino, uno strampalato mago che gli regala gli animali magici custodi di oro e pietre preziose. Sulla sua strada, però, irrompe Perfidus, il mago cattivo che con la magia e l’inganno cerca di rubargli tutta la sua fortuna.
Questa storia, ispirata alle fiabe popolari raccontate ne “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, ripercorre l’eterno desiderio dei bambini di trasgredire le regole familiari e mettersi alla prova con se stessi e i propri limiti.
Una storia sarda ci aspetta il 6 agosto con SORICHITTA, in scena Monica Corimbi e Monica Farina
Musiche di Stefano Ferrari, regia di Giovanni Carroni, produzione Bocheteatro. Lo spettacolo è stato prodotto con il sostegno finanziario del GAL MARE E MONTI, agenzia di sviluppo rurale del nuorese, nell’ambito del Programma Leader Plus, in collaborazione con l’USL n.3 di Nuoro che ha svolto lo studio scientifico e pedagogico sui prodotti alimentari tradizionali della Sardegna indicati nel testo teatrale, scritto da Monica Corimbi e Giovanni Carroni, che ha curato anche la regia.
E’ uno spettacolo che nasce per sensibilizzare i bambini al consumo dei prodotti tipici della nostra terra: sos culurjones, sos malloreddos, sos macarones de busa, su casu berbechinu , il miele e l’olio sardi ecc. , contro un sempre più crescente abuso di merendine, patatine e quant’ altro di industriale e poco sano che impera nei nostri supermercati e centri commerciali. La storia dei sapori, dei profumi, dei colori degli alimenti sardi passa attraverso i personaggi della storia: la protagonista, una topolina massaia dal nome di Sorichitta interpretata dall’attrice Monica Corimbi, e dai suoi amici: il corvo Piticò, Zoseppeddu il porcospino e il gatto ladrone Fantagatto interpretato da Monica Farina, insieme alle bellissime musiche originali di Stefano Ferrari, per la regia di Giovanni Carroni. Lo spettacolo non manca di dare ai bambini messaggi di solidarietà e regole comportamentali generali.
Crogiuolo il 13 agosto
Ancora una nuova produzione di teatro de Il crogiuolo il 13 agosto, al debutto Scriviamolo nel vento – canzoni per bimbi con voce da grande, con Gisella Vacca e Renato Muggiri al pianoforte.
<< Sono stata anch’io bambina, innamorata di tutto. Intorno alla mia culla, un girotondo di janas ha danzato lasciandomi in dono la polvere dorata di un entusiasmo che mai mi abbandona e mi porta ancora a meravigliarmi e ringraziare quotidianamente quel tempo lontano. Nessuna nostalgia, solo un’immensa gratitudine: per la piccola e fervida comunità in cui sono cresciuta, per la campagna, per gli animali, per i fiori, per il cielo, per le nuvole, per i libri e per le canzoni.
Anche per queste canzoncine, quelle della mia generazione, quando i festival canori per i bambini non inseguivano il business ma, raccontando fiabe in musica, semplicemente partecipavano al nutrimento della fantasia. Queste piccole canzoni, inframezzate da filastrocche di ieri e di oggi e in compagnia di alcuni brani più recenti, sono il mio omaggio di cantante adulta al tempo della mia infanzia e a una parte importante della sua colonna sonora, un omaggio a quel dono che ancora oggi alimenta il mio mestiere e la mia vita.>> G. V.
Il 20 agosto
Altro debutto al teatro per Il crogiuolo che porta in scena il suo omaggio a Gianni Rodari con Viaggia, viaggia Giovannino, adattamento testo e regia Rita Atzeri, con Andrea Dreh.
I testi di Gianni Rodari, come i grandi capolavori, si prestano ad essere letti da grandi e piccini, perché ognuno ogni volta che li legge a seconda delle età in cui li legge può perdersi in un particolare fino ad allora sconosciuto. Noi abbiamo scelto quelle storie in cui sono lampanti l’amore per la democrazia e il coraggio sorprendente dei bambini, che sempre svelano la verità anche ai cuori più ottusi.