Le mete? Tra le regioni più amate per la vacanza estiva 2020 salgono: la Puglia (13%), la Toscana (11%) e la Sicilia (10%)
Il coronavirus non è stato sconfitto, ma gli italiani, seppur in sicurezza e con qualche accorgimento in più, non rinunciano alle vacanze. Secondo un sondaggio Demoskopika, circa la metà degli italiani (51%) ha deciso di concedersi qualche giorno di relax nei prossimi mesi, ma solo il 5,5% ha già prenotato. Sicilia, Toscana e Puglia, sul podio delle destinazioni più gettonate da chi ha dichiarato che trascorrerà una vacanza in Italia (92,3%). Solo il 7,8% ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali.
Inoltre secondo l’indagine, 4 su 10 optano per soluzioni ricettive ritenute “più sicure”: appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%).
Sul versante opposto, sono 25 milioni gli italiani (maggiorenni) che hanno scelto di non partire (49%), dei quali quasi 8 milioni per impossibilità economiche (15,3%) principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%).
Vacanze italiane all’aria aperta
All’aria aperta. Un’idea per le vacanze italiane dell’Estate 2020. Anzi, si può considerare ormai l‘alternativa possibile per la vacanze made in Italy del 2020. Un settore in crescita spettacolare tanto per quanto riguarda la domanda quanto l’offerta.
Il turismo all’aria aperta è la risposta a un’Estate 2020 in cui la vacanza degli italiani richiede un bagno di verde e d’aria di sole e natura. In Italia e, magari, non lontano dalle grandi città. Con la possibilità di spostarsi in auto con il massimo della libertà e la possibilità di praticare attività open air adatte a tutti. E senza più pensare che, in camper, in campeggio, on the road siano formule per sportivi, per spartani per natura o per chi cerca il low cost a tutti i costi.
Lo ribadisce il nuovo Osservatorio sul turismo open air, firmato da Human Company, gruppo fiorentino leader nel settore del turismo outdoor, in collaborazione con l’Istituto Piepoli. La ricerca è stata realizzata con metodo quali-quantitativo su un campione rappresentativo della popolazione italiana e un gruppo selezionato di operatori del settore.
Turismo outdoor: in cerca di libertà
Il turismo sotto il cielo è, in realtà, in crescita da anni. Almeno da un decennio. Secondo le stime dell’Istituto il fatturato del settore si è attestato nel bilancio del 2019 intorno agli 8,5 miliardi di euro: 5,2 miliardi per servizi ricettivi, 3,3 miliardi di euro per servizi di ristorazione.
I viaggi outdoor in Italia si aggiudicavano lo scorso anno il 25 per cento del totale: dei quasi 80 milioni di viaggi degli italiani in Italia e all’estero lo scorso anno (Istat, febbraio 2020), 20 milioni sono stati outdoor. In villaggi e camping, in camper, furgoni camperizzati e simili, rappresentando un totale di 92 milioni di pernottamenti (il 23 per cento del totale).
Si è viaggiato d’estate, da giugno a settembre, più spesso al mare (69 per cento degli intervistati). In coppia, il 53 per cento, o in famiglia (34 per cento).
Le mete? Per le vacanze degli italiane dell’Estate 2020 alle spiagge seguono in ordine di gradimento la montagna, per sedici intervistati su cento e, con il 12 per cento, le città e località d’arte, luoghi dove è sempre più possibile soggiornare con formule outdoor in camping, villaggi di bungalow, piazzole per camper. Tra le regioni più amate per la vacanza open air ecco la Puglia (13%), la Toscana (11%) e la Sicilia (10%).