Con l’inizio della fase 3 ripartono le gite organizzate, come quelle dell’associazione “Ajo in pullman” pronta a ricominciare
Gite al mare, escursioni in montagna, sagre e percorsi archeologici. Momenti di vita alla scoperta delle bellezze dell’isola che per gli amanti della compagnia e dei viaggi in pullman, per quasi quattro mesi, sono stati un miraggio. Ora si riparte con le nuove regole imposte dall’emergenza sanitaria: mascherine a bordo e autobus meno affollati. Domenica 21 giugno, sarà la prima volta del post lockdown, per Enrico Surcis e Nicola Peri, titolari dell’associazione “Ajo in pullman” . Loro delle gite a bordo dell’autobus, hanno fatto il loro brand di successo: organizzano fino a 70 gite all’anno. Spesso con diversi pullman per ogni destinazione e trasportano migliaia di viaggiatori nelle quattro stagioni.
Le parole di uno dei titolari
“Prima ancora della chiusura dell’Italia per la pandemia e dopo aver fatto in tempo a visitare i carnevali sardi, ci siamo fermati – spiega Enrico Surcis – In quel momento avevamo centinaia di prenotazioni per la primavera, tutte cancellate. I clienti ci hanno dato fiducia e abbiamo tenuto la cassa per la ripartenza. Ovvero traslando il programma già programmato per la primavera, in parte all’estate e in parte al prossimo autunno. La nostra prima tappa sarà Laconi dove si riparte con regole ferree. Ovvero in un pullman di 55 posti possono stare al massimo 26 persone se non conviventi. Nei posti corridoio solo conviventi e in quel caso arriviamo a 39 passeggeri. Ora i prezzi per le tappe prenotate sono quelli di marzo ma è ovvio che poi che con queste regole dovranno salire”.
Le filiere coinvolte nelle gita
Il settore deve anche fare i conti con tutta la filiera coinvolta nelle gite: “Siamo legati prima di tutto alle compagnie di bus che ci forniscono le piantine con il distanziamento e alle strutture ricettive che ci ospitano – sottolinea Nicola Peri – non tutti i ristoranti con le nuove regole riescono a far mangiare 30 persone. Siamo legati anche agli armatori: nelle gite che facciamo a La Maddalena ad esempio, sappiamo che possiamo sbarcare sull’isola ma non sappiamo ancora se i nostri clienti potranno visitare le cale, ancora le regole non sono chiare; idem per le guide che ci accompagnano nelle escursioni: hanno limitazioni con i gruppi, ma non si conosce bene quali. Insomma navighiamo a vista cercando di aggiustare le cose in itinere. I clienti continuano a prenotare ma già portare la mascherina a bordo è scoraggiante”. Tra le prossime destinazioni: Porto Pino, Is Aruttas, La Maddalena, Bidderosa, l’Asinara, ma anche con i trekking, verso Gorroppu o il Montalbo,. Ancora incerti i viaggi per Autunno in Barbagia, “il cui destino per il 2020 è al momento è sospeso”, conclude Peri