Un appello all’Unione Europea affinché rafforzi il suo impegno nelle politiche di gestione dei flussi migratori. A lanciarlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. “La nostra azione di protezione e assistenza” nei confronti dei migranti “non può deflettere o indebolirsi – afferma il capo dello Stato Mattarella – ma deve, anzi, rafforzarsi, con l’elaborazione di un nuovo corso dell’Unione europea in materia di migrazioni e asilo, nel segno di un più incisivo e condiviso impegno comune”.
Sul tema, oggi, si è espresso così Papa Francesco: Nei profughi e negli sfollati è presente Gesù, costretto, come ai tempi di Erode, a fuggire per salvarsi”, ricorda infatti il vescovo di Roma, che poi continua: “Nei loro volti siamo chiamati a riconoscere il volto di Cristo che ci interpella. E allora saremo noi a ringraziarlo per averlo potuto amare e servire”.
Il tutto correlato dall’hashtag #WorldRefugeeDay ed un cuoricino colorato.
I monumenti di cinque città si illumineranno stasera e altri eventi accompagneranno la Giornata del Rifugiato. Nell’occasione, l’Unicef sollecita più garanzie e più inclusione, mentre l’Oms chiede che nei campi sia tutelato il diritto alla salute. Interviene anche la Cgil ricordando i 5000 minorenni stranieri non accompagnati presenti in Italia.
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Per il presidente “l’impatto della pandemia” aggrava ancor di più “la critica condizione di quanti, a causa di conflitti o per la violazione di diritti fondamentali, sono costretti a fuggire dal proprio Paese”. Per questo l’Italia deve rimanere fedele alla sua vocazione di Paese accogliente: “L’Italia- aggiunge- mostra continuamente e con senso di responsabilità la sua vicinanza a coloro che affrontano tali drammatiche vicende, offrendo accoglienza e protezione. La nostra attiva partecipazione al primo Forum Globale dei Rifugiati costituisce una concreta testimonianza”.
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“Il fenomeno delle migrazioni- dice ancora il capo dello Stato- conta su un approccio italiano basato su strumenti importanti quali il programma nazionale di reinsediamento e i corridoi umanitari per rifugiati particolarmente vulnerabili, privi della protezione statale del paese d’origine e colpiti in misura considerevole dalle restrizioni determinate dall’attuale emergenza sanitaria”.
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Mattarella conclude ringraziando le forze dell’ordine: “Rivolgo un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine e delle amministrazioni dello Stato e a tutti gli operatori che forniscono i servizi necessari a garantire protezione internazionale a chi ne ha diritto. In questo sforzo si contraddistinguono anche le Organizzazioni Internazionali -e specialmente l’Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati- cui l’Italia assicura il massimo sostegno in coerenza con la propria storica vocazione multilaterale”.