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Unimore: Progetto per il distanziamento sociale nei bus

Modena – 29 giugno 2020 – Un sistema utile a favorire soluzioni di mobilità pubblica in sicurezza

È questa l’idea dei ricercatori della Scuola di Ingegneria e segnatamente del Centro Interdipartimentale Intermech Mo.Re. di Unimore, guidati dal prof. Francesco Leali che stanno sviluppando il progetto “IoMiMuovo”. per chiarire, utile per la rilevazione automatica del requisito di distanziamento sociale sui mezzi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano in questo tempo del Covid-19.

Questa iniziativa progettuale è uno dei quattro progetti di ricerca e innovazione targati Università di Modena e Reggio Emilia. Che hanno ricevuto l’attenzione dalla Regione Emilia-Romagna per il contrasto all’epidemia da Coronavirus. La quale ha concesso un finanziamento pari all’80% del costo complessivo previsto per ogni singolo progeto. Sono stati 12 i progetti ammessi a contributo in tutta la Regione e 4 sono Unimore. Cui sono state indirizzate risorse complessive pari a 480mila euro su 1,9 milioni di fondi erogati. 

Il progetto

Frutto della collaborazione dei Dipartimenti della Scuola di Ingegneria sui principali temi dell’innovazione in ambito “Smart mobility”. Derivano in gran parte dalle competenze maturate e dalle attività svolte grazie al progetto MASA Modena Automotive Smart Area.

IoMiMuovo si pone l’obiettivo di sviluppare soluzioni per favorire la mobilità pubblica. Pur garantendo la salute dei viaggiatori e supportare le compagnie di trasposto nell’adempimento dei vincoli imposti dal nuovo decreto per la fase 2. Il progetto intende rendere disponibili soluzioni tecnologiche innovative basate su telecamere intelligenti. In grado di monitorare i comportamenti dei viaggiatori all’interno di mezzi pubblici per ridurre il rischio di contaminazione e garantire il distanziamento.

Il sistema

In primo luogo è già disponibile ad un elevato livello di evoluzione tecnologica (TRL6-7), verrà realizzato in collaborazione con SETA S.p.a. che fornirà 15 mezzi pubblici di 5 tipi diversi per effettuare una sperimentazione (pilot) nell’area urbana ed extraurbana di Modena. Pertanto, la sperimentazione consentirà di rendere disponibile dopo 6 mesi una prima soluzione per la città di Modena. Così da dimostrare la sua immediata estendibilità a tutti gli altri mezzi pubblici di SETA S.p.a., che opera a Modena, Piacenza e Reggio Emilia.

Il progetto, che ha avuto dalla Regione un finanziamento di circa 120.000,00 euro si concluderà nell’ottobre 2020, sarà realizzato in collaborazione con Seta S.p.a.

Un particolare ringraziamento, in questa complessa fase di rilancio dove la competizione sui bandi è particolarmente accesa e gli esperti sempre più attenti al contenuto innovativo delle proposte ed alla loro reale applicabilità di ambito sociale e industriale. Commenta il Professor Francesco Leali, coordinatore del progetto. Va al gruppo di lavoro composto dai dottori Francesco Guaraldi ed Elisa Landini. Con la preziosissima collaborazione della Direzione Ricerca e Trasferimento tecnologico di Ateneo, coordinata dalla dott.ssa Rebecchi, ha saputo tradurre i contenuti tecnico scientifici in un programma attuativo di grande impatto.

Il primo, esperto project manager nell’ambito della mobilità sostenibile. Ha costruito in molti anni di attività, una vasta e solida rete di relazioni internazionali ed una specifica esperienza in progetti di ricerca in ambito manifatturiero e ICT.  La seconda, ingegnere informatico. Si occupa da più di 10 anni di progettazione finanziata scrivendo e gestendo progetti regionali, nazionali e internazionali (FESR, H2020, ECSEL, ecc..)”.

About Marco Vacca

Vivo in un piccolo paesino nel Sud della Sardegna. La mia più grande passione è viaggiare, conoscere nuovi posti e nuove persone. Ho visitato le più grandi città d'Europa e presto mi piacerebbe visitare il resto del mondo! Tra le mie passioni fare il Pizzaiolo, proprio come mio Padre, un lavoro che amo e che seguirò pari passo alla mia Laurea in Comunicazione.

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