Sorgeranno diversi progetti: un centro riabilitazione e uno per anziani, parliamo anche del primo idrokinesiterapia in Sardegna.
Aiuti alle imprese, agevolazioni per le famiglie e due maxi progetti per far ripartire il paese dopo il lungo lockdown Per l’emergenza coronavirus. Con una serie di misure economiche e programmatiche, il Comune di Muros prova a voltare pagina dopo la paralisi. Per il rilancio scommette su due progetti: un’opera da 750mila euro per realizzare il primo centro di idrokinesiterapia in Sardegna. Finanziato dalla Regione tramite l’Unione dei Comuni di Coros e Anglona, e un centro diurno per gli anziani.
Il primo sorgerà nell’area dell’ex scuola elementare di via Battisti. Prevede la costruzione di piscine coperte ecosostenibili e sarà fruibile per tutto l’anno per diversi tipi di riabilitazione. Il secondo invece sarà ospitato nell’ex asilo di piazza Repubblica, struttura per la quale il Comune sta concludendo l’accordo di acquisto.
Gli interventi della Fase 3 deliberati dal sindaco Federico Tolu e dalla Giunta riguardano anche aiuti concreti a famiglie e imprese. Tra questi un bonus di 1.000 euro per le attività costrette a fermarsi per il rischio contagio. 15mila euro spesi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e beni alimentari, oltre all’erogazione dei fondi di emergenza regionali per oltre 65mila euro.
E ancora, la Tari sarà ridotta del 30% per le famiglie e del 20% per le imprese. Divisa in 4 rate fino a dicembre. In seguito alla sospensione delle tasse per l’occupazione del suolo pubblico, il Comune agevolerà bar ed esercizi commerciali per la sistemazione di sedie e tavoli all’aperto.