Copagri: sviluppata l’App per favorire l’incontro tra domanda e offerta della manodopera agricola
La Copagri è la Confederazione Produttori Agricoli che ha, tra i tanti obiettivi, quello di favorire il reclutamento di manodopera agricola. Franco Verrascina, presidente della Confederazione, sottolinea la necessita di lavorare a banca dati apposita per ampliare il più possibile il bacino di utenti di riferimento. “L’app ‘Resto in Campo’, viene incontro alle richieste da noi ripetutamente avanzate di avere una piattaforma istituzionale pubblica, chiara e trasparente. Una piattaforma che permetta di favorire, accelerare e semplificare il più possibile il reclutamento della manodopera e l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro in agricoltura”. Lo ha sottolineato il presidente della Franco Verrascina intervenendo alla presentazione della applicazione.
Un’arma per i lavoratori
L’app è sta presentata ufficialmente il primo luglio dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. L’app è stata creata per dispositivi mobili e sviluppata dall’Anpal in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Si tratta di un servizio disponibile gratuitamente per iOS e Android. “L’applicazione, oltre alla sua rilevanza dal punto di vista occupazionale, rappresenta uno strumento di supporto per i lavoratori stranieri che lavorano in agricoltura. Questi lavoratori avranno così la possibilità di sottrarsi a fenomeni di sfruttamento.” ha sottolineato il presidente.
Contro lo sfruttamento della manodopera agricola
Durante la presentazione del primo luglio il presidente della Copagri ha ricordato che i recenti fatti di cronaca riguardo lo sfruttamento del lavoro agricolo continuano purtroppo a verificarsi a macchia d’olio. E questo danneggiando gravemente l’immagine della stragrande maggioranza delle imprese agricole oneste. “La priorità ora deve essere quella di lavorare a una apposita banca dati così da ampliare il più possibile il bacino di utenti di riferimento di ‘Resto in campo’. L’obiettivo è coinvolgere tutti i potenziali interessati, partendo dai disoccupati, dai cassaintegrati e dai percettori di sussidi assistenziali.
Gli obiettivi
“Un’azione di questo tipo è importante per contribuire a far sì che le imprese siano nelle condizioni di rimanere competitive sui mercati. Contemporaneamente permette di andare a erodere le leve che portano ai drammatici fenomeni del caporalato e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura”, ha suggerito Verrascina. “L’applicazione potrà trasformarsi in un volano per far ripartire il mercato del lavoro agricolo. Ma questo solo se permetterà di rispondere prontamente alle particolari esigenze del sistema agricolo. Il nostro sistema agricolo necessita di una determinata quantità di manodopera in un preciso periodo della stagione e in zona circoscritte. Per queste ragioni, per vincere la partita bisognerà incidere sull’immediatezza e sull’accuratezza dell’incrocio tra la domanda e l’offerta di manodopera agricola”, ha concluso il presidente della Copagri.