Secondo recenti ricerche, gli italiani sono ai primi posti nella classifica mondiale dei “baciatori”
Il 6 luglio ricorre la Giornata Mondiale del Bacio. È nata in Inghilterra nel 1990, questa è la sua trentesima edizione.
“Ma poi che cosa è un bacio? . Un apostrofo rosa messo tra le parole t’amo, queste le parole che Cyrano dice a Rossana in Cyrano de Bergerac, opera del poeta francese Edmond Rostand“.
È celebrato nei dipinti di Francesco Hayez, di Henri de Toulouse-Lautrec, di Gustav Klimt, di René Magritte . Nel nostro tempo ha conquistato il mondo del cinema. Alcune celebri pellicole: “Via col vento“, “La dolce vita”, “Lilli e il vagabondo“, “Colazione da Tiffany“, “Titanic” e “Ghost“.
Secondo recenti ricerche, gli italiani sono ai primi posti nella classifica mondiale dei “baciatori”. Nel mondo il bacio assume diversi significati. Ad esempio in Occidente è una manifestazione di amore e di affetto, in Giappone è ritenuto sconveniente baciarsi in pubblico, mentre in alcuni Paesi Africani non è visto così tanto di buon occhio.
Alcuni popoli hanno usanze buffe per baciarsi. Gli Eschimesi sfregano i nasi con gli occhi chiusi e in Thailandia prima di scambiarsi un bacio sono soliti annusare le labbra dell’amato. Un particolare modo di baciare accade in Papua Nuova Guinea dove insieme al semplice bacio si mordono le sopracciglia e un ciuffo di capelli dell’altra persona.
In questo momento storico, davanti a un bacio è necessario agire con cautela, perchè la situazione di allarme dovuta al Covid non si è placata.
“La Giornata Mondiale del Bacio porta con se un nuovo concetto di amore ai tempi del Coronavirus – Anna Maria Silvestri, Psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale, Terapeuta Emdr-, bisogna fare i conti con il distanziamento sociale e un nuovo modo di vivere i sentimenti. Durante la pandemia soprattutto i rapporti appena nati sono rimasti in stand-by. L’unica forma di contatto erano le videochiamate e i messaggi social. In questo nuovo modo di sviluppare i sentimenti lo sguardo assume un ruolo importante, il suo potere evocativo è indice di un profondo amore”.