Al via la nuova edizione del Cala Gonone Jazz Festival, che si articolerà in tre giorni di concerti e dodici spettacoli
L’associazione culturale l’Intermezzo, anche per questo 2020 -nonostante le drammatiche conseguenze legate al covid- ha deciso di portare a compimento la 33esima edizione del Cala Gonone Jazz Festival che si terrà a Dorgali dal 30 luglio al 1°agosto.
“Il programma, era già stato stilato e approvato già a fine 2019” spiega il direttore artistico Giuseppe Giordano “le conferme erano arrivate già ad inizio anno e il festival, ma i progetti iniziali sono necessariamente mutati a causa della pandemia”.
“Durante i mesi di lockdown abbiamo riflettuto molto su come riformulare la manifestazione senza perdere, al contempo, le caratteristiche che contraddistinguono il nostro festival: la presenza sul territorio e il respiro internazionale che abbiamo cercato di mantenere nonostante la cancellazione di alcuni nomi dal palinsesto”.
“Vogliamo ripartire e inviare un messaggio di ripresa di tutte le attività, compresa quella dello spettacolo. Il nostro è un settore duramente colpito ed esige un posto di rilievo nel ritorno alla tanto decantata normalità, auspicando che la cultura sia riconosciuta finalmente come motore vitale della società e dell’economia in cui viviamo”.
I promotori e sostenitori della manifestazione non si sono tirati indietro, dando la possibilità al festival di prendere le redini e organizzare tre giornate di appuntamenti musicali: la Regione Sardegna; la Fondazione di Sardegna; il Comune di Dorgali; il Nuovo Consorzio Trasporti Marittimi che si occuperà delle mini crociere verso le Grotte del Bue Marino; la Cantina di Dorgali, partner decennale, darà il suo contributo con le degustazioni dei vini.
E per quanto concerne i distanziamenti e le nuove regolamentazioni, l’associazione ha predisposto una serie di provvedimenti evitando assembramenti e stabilendo un numero massimo di partecipanti.
Il programma della XXXIII edizione del festival
Giovedì 30 luglio
Alle 19,00 si parte con i Charlie Don’t Surf sul Lungomare Palmasera presso il Villaggio del Jazz. Il giovane quartetto indie-rock cagliaritano si esibirà all’apertura del festival con brani editi e inediti.
Segue il coro Istellote, guidato dal direttore Donato di Iorio, che da ventiquattro anni si occupa del recupero dei canti della tradizione dorgalese.
Dalle 21,15 si entra nel vivo dei concerti di matrice jazz e sperimentali con il Clairvoyance trio composto da Silvia Corda (piano e toy piano), Gianni Mimmo al sax e Adriano Orrù al contrabbasso. Dall’omonimo primo album, il gruppo esplora le dialoghi sperimentali e improvvisazioni tra musica classica e jazz.
Chiude questa prima serata, alle 22,00, AfroBrand “Un ponte tra musica colta africana e Abdullah Ibrahim” con Andrea Morelli al flauto e sassofoni; Silvia Belfiore al piano e Alessandro Garau alla batteria e percussioni. Un omaggio al pianista e compositore sudafricano che si avvicina al jazz in seguito al suo trasferimento a New York.
Venerdì 31 luglio
Alle 16,00, le imbarcazioni partiranno dal piccolo molo di Cala Gonone. Direzione: Grotte del Bue Marino.
Il primo concerto nell’anfiteatro naturale comincerà con un tributo all’immortale voce di Edith Piaf: l’italo-britannica Sara Jane Ghiotti accompagnata da Giacomo Rotatori alla fisarmonica.
La sera sul lungomare, dalle 19,30 si apre con Nostos il nuovo progetto musicale di Andrea Cubeddu, soul man oranese che già lo scorso anno aveva debuttato al Cala Gonone Jazz Festival. Nostos è un progetto interamente in italiano contaminato da canti popolari e musiche del Mediterraneo, accompagnato dal ritmo delle percussioni di Gianni Pitzalis.
A seguire Sile Su’Jazz, 20,30, con la voce della cantante e musicista Vittoria Lai insieme a Marco Schirru al piano. Il concerto è una riscoperta dei brani della chanson francese scritti dal compositore originario di Samassi, Stanislao Silesu.
Concludono la serata dalle 22,00 SJ & The Black List (Sara Jane Ghiotti e Valentina Monetta alle voci, Simone Migani al piano, Andy J. Tara al basso e Paco Montuori alla batteria). Due cantanti strepitose e conosciutissime nel panorama jazz, soul e bossanova italiano, un viaggio nella musica black tra armonie e sound contemporanei.
Sabato 1 agosto
L’ultima giornata della manifestazione comincia sempre nelle Grotte del Bue Marino, dalle 16,30.
La cantante, compositrice e poetessa lusitana Luna Pena, una delle migliori interpreti internazionali del fado, espressione musicale portoghese, verrà accompagnata unicamente dalla sua chitarra e le sue parole.
Dalle 19,30 il Villaggio del Jazz sul Lungomare Palmasera, sarà animato dal gruppo blues e southern rock Dirtyhands (WillyBoyTaxi – voce, Francesco Nieddu – chitarra, Valter Spada – basso, Tommaso Pintori – batteria). La voce di William Rossi aka Willyboy Taxi conduce una serata all’insegna di uno dei generi che – più di tutti- ha influenzato . Dal blues sono nati il rock e in seguito, l’hard-rock, il metal e altri stili. I Dirtyhands, giunti al loro secondo album, raccolgono quelle esperienze proponendo un repertorio che attinge da tutte queste influenze.
Alle 20,45 ICEFIRE 4et (Cesare Mecca – tromba, Gledison Zabote, sax tenore; Matteo Piras al basso; Alessandro Minetto – drums). Il quartetto nella sua ricerca attinge all’universo sonoro che caratterizzò il jazz prodotto nella “West Coast” intorno agli anni ’40.
Dalle 22,00 il Cala Gonone Jazz Festival saluta il pubblico con uno degli artisti che ha più conquistato il pubblico nella scorsa edizione, Fabrice Eurly, il “pianiste fou” virtuoso di musica classica, contemporanea e jazz.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dell’evento https://www.calagononejazzfestival.com/