Acli Cagliari: “Indispensabili anche politiche importanti da parte della Regione a sostegno della natalità”
Pubblicati i dati Istat sul 2019. Sono 8.858 i nati in Sardegna: 580 bambini in meno rispetto all’anno precedente. I dati Istat appena pubblicati, inoltre, parlano di 9.462 abitanti in meno e un saldo naturale mensile (la differenza tra il numero dei nati e il numero dei morti relativamente ad un periodo determinato) di oltre 678.
Family Act: possibile punto di partenza?
Di fronte a questi numeri è chiara la necessità di politiche a sostegno della natalità. La recente approvazione del Family Act da parte del Consiglio dei Ministri può essere un punto di partenza. “Stiamo studiando da tempo il fenomeno e a breve pubblicheremo una ricerca del CREI Acli sui flussi migratori e lo spopolamento ” dice il presidente di Acli Cagliari Mauro Carta. Il Family Act, varato dal Consiglio dei Ministri recentemente è un passo nella giusta direzione: riduce la frammentazione dei bonus introducendo un assegno unico universale. Introduce inoltre il criterio che ogni bambino ha diritto all’assegno, indipendentemente dalla situazione familiare”.
Potenziale sostegno mensile alle famiglie e alle giovani coppie
Con il Family Act si prevede l’introduzione di un assegno universale, da corrispondere mensilmente. Questo includerebbe tutti gli aiuti per la famiglia, uno per ogni figlio fino alla maggiore età, e senza limiti di età per i figli disabili. Il pacchetto prevede poi le detrazioni per le spese dedicate all’istruzione, allo sport, all’acquisto dei libri e non solo: detrazioni per l’affitto della prima casa per le giovani coppie sotto i 35 anni.
L’approvazione del Family Act forse non basterebbe: si chiede sostegno della Regione
“L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del “Family Act” rappresenta un investimento “strutturale” anche per le famiglie sarde”prosegue Carta. “Visti i numeri della nostra isola, però, potrebbe non bastare. Per questo chiediamo alla Regione di affiancare misure in linea con lo spirito della nuova normativa nazionale in grado di sostenere e dare ai nostri giovani la serenità necessaria a decidere di diventare genitori”.