Per le imprese artigiane della Sardegna in arrivo 15milioni di euro di fondi regionali. Accolto l’appello del sistema artigiano.
«Metterli velocemente a disposizione del sistema artigiano. Non c’è più tempo da perdere», chiedono Antonio Matzutzi e Daniele Serra, rispettivamente, presidente e segretario della Confartigianato imprese Sardegna.
Saranno 15 i milioni di euro che le 35mila imprese artigiane della Sardegna avranno a disposizione per il 2020, per crescere, investire e rafforzarsi. La Giunta regionale ha deciso lo stanziamento, su indicazione dell’assessore all’Artigianato Gianni Chessa, che ha raccolto l’appello ed i suggerimenti di Confartigianato Sardegna.
L’associazione degli artigiani ha continuato a lavorare affinché fosse rimpinguata una legge, la 949 del 1951,che ha contribuito a creare una nuova economia e capacità assunzionale.
Non nascondiamo la nostra preoccupazione per la tenuta del sistema artigiano sardo. Già prima della chiusura totale era impegnato nella faticosa uscita dalla crisi del 2008. Gli ultimi dati negativi sulla demografia delle imprese confermano le lesioni subìte dalla struttura imprenditoriale isolana.
Confartigianato Sardegna
La paura dell’associazione di categoria è che il percorso per l’approvazione dello stanziamento verso le imprese artigiane, possa non essere ne breve, ne agevole. Per scongiurare ritardi e difficoltà di spesa, Confartigianato Sardegna presenterà a breve una serie di spunti per rendere immediatamente operative e spendibili le risorse stanziate.
Tra questi ci sarà l’utilizzo, come detto, dello strumento della Legge 949/51 che, in passato, ha dato ampia dimostrazione di chiarezza, semplicità di accesso e immediatezza degli interventi e dei risultati; l’innalzamento della percentuale di finanziamento a fondo perduto per investimenti fino al 40percento; il contributo in conto gestione e credito di esercizio a tasso zero. «Siamo sicuri che se le procedure saranno snelle e di veloce attuazione tale strumento possa costituire davvero una boccata d’ossigeno e una occasione di rilancio e riscatto per un comparto in forte difficoltà che, se adeguatamente valorizzato, ha però sempre dato prova di saper reagire anche nelle situazioni più difficili».