Sarroch: centinaia di mail a istituzioni per chiedere “chiarezza”
Oggi c’è stato il Sit-in degli ambientalisti. Prima il riavvio, poi il black out: 4 giorni di fumi neri delle ciminiere. E un allarme generale su tutta l’area vasta di Cagliari. Il sindaco di Sarroch ora chiede all’azienda comunicazioni più efficaci e tempestive. E nuovi investimenti affinché l’attività industriale sia compatibile col rispetto dell’ambiente.
Manifestazione ambientalista davanti ai cancelli della Saras questo pomeriggio a Sarroch. Nel sit-in prima fila Sardegna Pulita, Donne ambiente Sardegna e Usb: oltre ai soliti striscioni e bandiere esposte le foto scattate nei giorni scorsi con i fumi che uscivano dalle ciminiere. “Si sono visti sino a Cagliari. L’odore si sentiva anche lontano da Sarroch. – ha detto Lidia Frailis di Donne ambiente Sardegna – È ora di dire basta e di fare chiarezza. Per questo chiediamo una volta per tutte l’istituzione del registro dei tumori anche nel sud Sardegna. Questi fumi – ha detto indicando le foto- non ci devono più essere, in nome della sicurezza e della salute”.
I precedenti a Sarroch
Nei giorni scorsi la Sarlux aveva confermato al comune di Sarroch un blackout nel collegamento alla rete elettrica nazionale seguito poi dal riavvio degli impianti. Ma l’azienda aveva garantito: nessun problema per persone e ambiente. Gli ecologisti, tra loro anche Angelo Cremone, oggi hanno voluto rimarcare il problema con il presidio del sit-in e con un video denuncia.
Sit-in ambientalista e grande preoccupazione a Sarroch tra i cittadini
Nel frattempo sulla rete si è scatenato un imponente invio di e-mail. “Come persone preoccupate per la salute della cittadinanza – si legge nel testo inviato ad azienda, Regione e stampa – e per la trasparenza amministrativa dei processi industriali in Sardegna, chiediamo all’impresa di fornire i valori delle emissioni dal 10 luglio ad oggi. Chiediamo agli enti di controllo di rendere noti alla cittadinanza gli esiti dell’attività di vigilanza”. La lettera si conclude con un appello ai politici “per promuovere politiche attive per assicurare la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”. Con la speranza che il sit-in di questa mattina a Sarroch abbia dato una svolta.