Presentati i finalisti di Visioni Sarde: 8 cortometraggi d’autore per scoprire meglio il cinema Made in Sardegna
Questa mattina, presso l’assessorato regionale della Pubblica Istruzione si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Visioni Sarde – sezione di Visioni italiane, l’annuale concorso organizzato dalla Cineteca di Bologna – dedicata al cinema giovane e indipendente. La manifestazione è nata nel 2014 per promuovere la scoperta di nuovi talenti sardi, sostenerne la valorizzazione e offrire loro la possibilità di farsi conoscere fuori dall’isola.
Hanno preso parte alla presentazione Andrea Biancareddu, assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Alessandra Zedda, vice presidente della Regione Autonoma della Sardegna e assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Gianluca Aste, presidente Fondazione Sardegna Film Commission assieme ai consiglieri Elisabetta Mocci e Giorgio Ariu, Anna Di Martino, direttrice di Visioni Italiane della Cineteca di Bologna ed Enzo Cugusi, presidente dell’Associazione Sardi in Torino A. Gramsci.
«Ho sempre credulo e ne sono sempre più convinto ora, nel mio ruolo di Assessore Regionale, che il cinema e l’intero comparto audiovisivo, sia un mezzo fondamentale di crescita oltre che di espressione artistica, formazione culturale, comunicazione e rilevante strumento di sviluppo sociale di tutto il territorio regionale» dichiara Andrea Biancareddu, assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. «L’obiettivo che mi prefiggo è di incentivare la produzione in Sardegna di opere cinematografiche che possano valorizzare il nostro patrimonio culturale, museale, storico, linguistico e antropologico, unico nel suo genere, che con le diverse e molteplici produzioni sostenute sul territorio, grazie alla Legge regionale sul cinema e grazie al lavoro degli uffici e della Film Commission, portano visibilità e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, al cinema “Made in Sardegna” celebrato come innovativo e sorprendente. Ci rassicura poter anche oggi incoraggiare la grande vitalità dei nuovi talenti cinematografici isolani che emerge da Visioni Sarde; sostenuti dai diversi contributi pubblici, i giovani talenti sardi possono contare sulla rete istituzionale che mira a promuovere i loro cortometraggi nei mercati internazionali, ad incentivare la loro sperimentazione espressiva e favorire le migliori condizioni per lo sviluppo in Sardegna di un cinema unico, orgoglioso della propria storia, della propria lingua e delle proprie radici.»
«La rassegna cinematografica Visioni Sarde interpreta lo scopo e lo spirito delle iniziative promosse dall’Assessorato del Lavoro, cui le Associazioni degli emigrati fanno riferimento, in merito alla promozione e tutela del carattere identitario della gente della nostra Sardegna» sottolinea l’assessore Alessandra Zedda, e continua «Da anni i Circoli dei Sardi contribuiscono attivamente alla diffusione della nostra cinematografia per far conoscere fuori dell’isola un’espressione artistica che rappresenta un veicolo di formazione e di crescita culturale, sociale ed economica, caratterizzato dal non trascurabile vantaggio di durare nel tempo in virtù della penetrante incidenza che la “settima arte” ha nell’immaginario popolare.»
«I cortometraggi che saranno presentati al pubblico testimoniano che la Sardegna è un’isola di cinema e le sue voci sono quelle di straordinari autori che trovano qui la loro ricchezza espressiva e la forza di sperimentare» ha precisato il Presidente della Sardegna Film Commission Gianluca Aste e prosegue «Le storie che quotidianamente la squadra della Sardegna Film Commission della Regione Sardegna accompagna dallo sviluppo alla promozione internazionale sono ancorale nell’isola e creano opportunità professionali per tanti giovani sardi impegnati nelle industrie creative, generando un significativo volano di formazione, diffusione di competenze, investimento e lavoro che crediamo possa continuare a svilupparsi
esponenzialmente anche in quest’anno cosi particolare».
«Visioni sarde nasce alcuni anni fa all’interno del Festival Visioni italiane, festival di corto, mediometraggi e documentari della Cineteca di Bologna, giunto alla 26esima edizione, per testimoniare la vivacità degli autori
sardi, e mostrare anche a Bologna le opere di autori promettenti che non sono da confinare nell’isola» racconta Anna Di Martino «Nel nostro festival, ancor prima che nascesse Visioni sarde, hanno vinto la competizione nazionale autori come Salvatore Mereu, Enrico Pau, Enrico Pitzianti, Bonifacio Angius con le loro prime opere. Ci auguriamo che il cinema sardo, supportato dalla Film Commission possa distinguersi a festival e manifestazioni e incontrare il pubblico di tutto il mondo».
«La nostra “mission” è favorita da una generazione di registi che, pur con diverse declinazioni stilistiche, stanno proponendo voci e immagini non convenzionali della nostra isola» conclude Enzo Cugusi «Le ultime opere “Made in Sardegna” si sono imposte all’attenzione del pubblico e della crilica dando la sensazione di una “Nouvelle Vague” sarda. In tale contesto l’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” intende dare il proprio contributo per la crescente affermazione di tutte le opere cinematografiche sarde, nella consapevolezza che promuovere la loro diffusione può solo apportare ricadute positive a favore dell’immagine della nostra Isola».
Il programma della serata e i finalisti
VISIONI SARDE 2020 Venerdì 17 luglio, ore 21:00 – Viale Regina Margherita. 33
DAKOTA DYNAMITE
(Italia/2019) di Valerio Burli (8’)
Nel 1992, una bambina in vacanza in Sardegna viene rapita dall’Anonima Sequestri. Cercherà aiuto dalla sua eroina dei fumetti.
L’ABBRACCIO
(Italia/2019) di Simone Paderi (5’)
Marina ripercorre la propria esperienza lavorativa: seduta su un divano, non senza difficoltà, cerca di ricordare il passato. Ma il racconto sfocia in un’emozione troppo forte per essere trattenuta.
LASCIAMI ANDARE
(Italia/2019) di Roberto Carta (16’)
Venanzio spera di imparare dal latitante Antonello a diventare un bandito temuto e rispettato. Qualcosa però va storto perché Antonello perde la testa: pensa di essere in contatto con gli alieni.
FOGU
(Italia/2019) di Alberta Raccis (8’)
Sacro e profano, cerimonie e feste religiose che si intrecciano con il rito quotidiano del cibo.
DESTINO
(Italia/2019) di Bonifacio Angius (20’)
Una giornata in cui il vuoto, la superstizione, l’angoscia e la paura daranno le conferme che un uomo senza qualità stava cercando da tempo.
FRAGMENTA
(Italia/2019) di Angelica Demurtas (3’)
Realizzato mediante l’utilizzo di filmati d’archivio e ispirato alle vicende biografiche dell’autrice, è la storia dell’esistenza di una bambina, donna e madre narrata attraverso il ricordo e la rielaborazione personale dei racconti e delle vicende di una famiglia..
GABRIEL
(Italia/2019) di Enrico Pau (12’)
Essere umani o sopranaturali non cambia, in mezzo alla vastità della natura rimane solo la fragilità umana e la potenza del mistero.
VALERIO
(Italia/2018) di Gianni Cesaraccio (15’)
Valerio vive di espedienti e sotterfugi, infischiandosene del figlio e della famiglia. Quando scopre che è il compleanno della nipote, farle un bel regalo sembra diventare la sua unica aspirazione.
All’inizio: presentazione degli autori
Al termine: cerimonia di premiazione di Visioni Sarde 2020