I cittadini vengono contattati prima dell’appuntamento per garantire velocità negli accessi. Avviata un’intensa attività di formazione del personale.
Cagliari 17 luglio 2020. È partito il Pre-Triage telefonico al Policlinico e al San Giovanni di Dio. I pazienti saranno contattati dal personale sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari prima dell’appuntamento per le visite ambulatoriali. Questo consentirà velocità e sicurezza per gli accessi alle prestazioni.
Il triage è un sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di urgenza/emergenza crescenti. Il metodo del triage è utilizzato innanzitutto all’arrivo dei pazienti in Pronto Soccorso, dove l’accesso alle cure avviene sulla priorità delle loro condizioni. In questo ambito permette di stabilire un ordine tra i soggetti che vi giungono. Vengono date le apposite cure prima ai casi con una priorità maggiore e di seguito quelli con priorità minore.
La collaborazione tra cittadini e operatori del servizio sanitario fa la differenza, a cominciare dal momento della telefonata che l’infermiere fa al paziente per fissare l’appuntamento. Durante la chiamata l’infermiere pone delle domande per valutare se il cittadino può accedere direttamente in sicurezza all’ambulatorio. L infermiere può anche valutare se le condizioni di salute necessitano di ulteriori approfondimenti.
Per fare questo l’azienda ha già avviato un’intensa attività di preparazione dei dipendenti, ovviamente a distanza, a cura dal servizio Formazione in collaborazione con la Direzione del Governo clinico e la Direzione delle Professioni sanitarie. A preparare medici, infermieri, ostetriche, logopedisti, audiometristi esperti dell’Aou di Cagliari e del Ceref di Padova.
Scheda per il pre-triage telefonico.
Sarà utilizzata anche una scheda per il pre-triage telefonico, utile all’operatore per garantire che persone con condizioni non ottimali possano fruire di prestazioni appropriate, evitando potenziali condizioni di rischio.
I professionisti partecipano in modo attivo alla formazione. Questi apportano nel contempo il proprio contributo per definire insieme la migliore applicazione delle procedure previste e offrire così agli utenti il miglior servizio possibile.
Una modalità alla luce dell’emergenza virus che “consentirà velocità e sicurezza per gli accessi alle prestazioni”.