Ingegnere sardo, “il Paese sta bene: Italia tra frustrazione e rispetto delle norme”
Concluso il tour dell’ingegnere sardo che ha girato l’Italia in bicicletta per documentare lo stato del Paese dopo il lockdown. Francesco Accardo è infatti tornato a Cagliari.
Il progetto “Tramonti”
Francesco Accardo, 30 anni, ingegnere trasportista, operatore culturale e direttore della Fondazione Siotto, ha compiuto il suo viaggio in bicicletta con un progetto chiamato Tramonti. Proprio oggi, alle 19, ha raccontato il progetto al THOTEL di Cagliari.
L’ultima tappa è stata la vetta d’Italia, in Valle Aurina (Alto Adige), segnando il finale di un percorso che in poco più di un mese lo ha visto attraversare 11 regioni, percorrendo più di duemila chilometri.
Le tappe del tour
Oltre 40 sono state le tappe di questo tour lungo poco più di un mese: da Palermo a Castel di Tusa, da Rocca Imperiale a Matera, e ancora L’Aquila, Gubbio, Urbino, Ravenna, Venezia, Mestre, Borca di Cadore, Brunico e infine Predoi.
La testimonianza del giovane ingegnere sardo
“La mia percezione – ha detto il giovane a fine tour, una volta a Cagliari – è che l‘Italia stia tutto sommato bene, anche se da un certo punto di vista è un po’ arrabbiata. Ho trovato un senso diffuso di frustrazione, principalmente per motivi economici, ma anche un grande rispetto per le regole e per tutte le norme“.
Impressioni e curiosità
Un bel tour: “In tutto il Sud, fino all’Abruzzo, ci si ricorda di Federico II di Svevia. E il suo Castel del Monte è un luogo davvero unico al mondo che ho avuto il privilegio di vedere da solo. Per non parlare di città come Venezia e Roma. In quest’ultima ho avuto la fortuna di avere un cicerone d’eccezione, il prof. Gastone Breccia, volto di Rai Storia, che in una corsa di 12 km alle 5 del mattino mi ha mostrato angoli nascosti e spiegato aneddoti interessantissimi“.
“Mi ha sorpreso che la Sardegna sia l’unica regione d’Italia con l’obbligo di registrarsi per entrare. Allo stato di fatto nessuno mi ha però chiesto alcun tipo di documentazione. E questo mi ha fatto sorridere. Ambientalmente dovremmo prendere esempio dall’Alto Adige, che ha puntato tantissimo sul trasporto pubblico e sul treno, incentivandolo soprattutto per i turisti“.