Nuoro Jazz

Nuoro Jazz: Dal 18 al 27 agosto dieci serate di concerti.

Slitta invece all’anno prossimo la trentaduesima edizione dei Seminari

Anche Nuoro Jazz deve fare i conti con gli effetti dell’epidemia e sceglie di rimandare all’anno prossimo i Seminari di studio sulla musica jazz. I seminari erano previsti dal 18 al 28 agosto nel capoluogo barbaricino. Resta invece confermato il festival che fa abitualmente da corollario all’iniziativa didattica promossa dall’Ente Musicale di Nuoro. Un cartellone di concerti di qualità, che avrà tra i protagonisti gli stessi docenti, con nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale, ma anche ex allievi dei corsi nuoresi, impegnati con i rispettivi gruppi e progetti

La musica non si ferma

“Fra mille difficoltà riusciremo ad avere una trentaduesima edizione di Nuoro Jazz, purtroppo limitata al solo festival”, spiega il presidente dell’Ente Musicale di Nuoro Angelo Palmas: […]”Le attuali limitazioni e regolamentazioni non permetterebbero di tenere le attività didattiche con le usuali caratteristiche. Abbiamo pensato di invitare al festival tutti i docenti con i loro progetti per dare comunque un senso di continuità a Nuoro Jazz”.

Non potrebbe avere avvio migliore, anche dal punto di vista simbolico, la serie di concerti in programma nel giardino della sezione sarda della Biblioteca Satta.

Il trombettisa Paolo Fresu

Il trombettista sardo ritorna nel capoluogo barbaricino con il suo quintetto, una tra le formazioni più longeve nel panorama del jazz con i suoi trentasei anni di attività; ne fanno parte gli stessi musicisti con cui presero le mosse i corsi di jazz nuoresi, oltre sei lustri fa: Tino Tracanna ai sax, Attilio Zanchi al contrabbasso, Ettore Fioravanti alla batteria e, al pianoforte Roberto Cipelli, che dei Seminari è stato direttore artistico per sei edizioni, dopo aver raccolto il testimone da Paolo Fresu nel 2014, per passarlo poi, proprio quest’anno, a Salvatore Maltana.

Il trio: Marcella Carboni, Paolo Dalla Porta e Stefano Bagnoli

Nuoro Jazz ha tanta parte anche nel trio di scena l’indomani sera (mercoledì 19), intestato a Marcella Carboni. Prima allieva dei Seminari per poi saline in cattedra per la classe di arpa jazz. Ad accompagnala, due colleghi dei corsi nuoresi, entrambi nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale. Il contrabbassista Paolino Dalla Porta e il batterista Stefano Bagnoli. In programma “This is not a Harp”. Progetto ideato nella scorsa edizione di Nuoro Jazz e poi consegnato alle tracce dell’omonimo disco pubblicato dall’etichetta Barnum for Art di Max De Aloe.

Dalla Porta tornerà sullo stesso palco ventiquattr’ore dopo (giovedì 20), stavolta in compagnia del chitarrista Bebo Ferra, col quale condivide da anni le sorti di un affiatatissimo duo. In questa occasione si aprirà alla partecipazione del trombettista Fulvio Sigurtà. Tutti docenti dei Seminari, anche in questo caso, come pure i componenti del trio di scena il 21 agosto. L’ armonicista e fisarmonicista Max De Aloe, il pianista Salvatore Spano e il contrabbassista Salvatore Maltana. Il passaggio dalla cattedra al palco vale anche per il duo al centro dei riflettori nella serata del 22 agosto, formato da Emanuele Cisi e Dado Moroni, rispettivamente titolari della classe di sassofono e di pianoforte.

I corsi nuoresi rientrano nell’ampio background di formazione e studi musicali di Loris Leo Lari, contrabbassista cremonese, classe 1991, che domenica 23 agosto guiderà sul palco del giardino della sezione sarda della Biblioteca Satta il suo giovane quartetto con Francesco Orio al piano e tastiere, Stefano Bruni alla chitarra elettrica e Davide Bussoleni alla batteria. “La luce di Algeri” si intitola il progetto in programma: brani originali, dal suono fresco, in cui riecheggiano melodie, sonorità e ritmi etnici ascoltati e sperimentati da Loris Lari nei suoi tanti viaggi e in esperienze come Cairo Jazz Station, nata nell’ambito della rete Medinea (Mediterranean Incubator of Emerging Artists) e approdata anche a Nuoro Jazz, quattro estati fa.

Enico Merlin: musicista, compositore e musicologo

Musicista, compositore, musicologo, Enrico Merlin, che ai Seminari nuoresi tiene il corso di storia del jazz, lunedì 24 agosto imbraccerà la sua chitarra per dare vita a una proposta atipica ispirata alla musica di Thelonious Monk, in compagnia di quattro musicisti sardi che hanno ruotato intorno ai corsi di Nuoro Jazz: Matteo Pastorino, clarinettista di fama internazionale, che vive principalmente a Parigi, ma torna periodicamente nella sua Sardegna, Edoardo Meledina al basso, Vito Cauli e Bachisio Pischedda alle batterie e alle percussioni.

Come Marcella Carboni, anche la cantante Francesca Corrias è approdata alla cattedra dei Seminari nuoresi dopo averne frequentato i banchi nel corso della sua formazione artistica. Il 25 agosto sarà di scena con Roundella, il gruppo cagliaritano attivo dal 2012, insieme ai membri originari – il chitarrista Mauro Laconi, il contrabbassista Filippo Mundula e il batterista Gianrico Manca – più Luca Mannutza, il pianista e arrangiatore con cui è iniziata tre anni fa una fortunata collaborazione, fissata anche sulle tracce del secondo album di Francesca Corrias e soci, prossimamente in uscita.

Due giovani formazioni al centro della penultima serata del festival, mercoledì 26 agosto. Aprono i Butterfly Cluster. Il sestetto è composto dagli allievi vincitori dell’apposita borsa di studio nella passata edizione dei Seminari: Francesco Panconesi (sax), Paolo Petrecca (tromba), Alessandra K. Soro (voce), Gianluca Palazzo (chitarra), Kim Baiunco (contrabbasso) e Fabrizio Fiore (batteria); sei musicisti provenienti da varie parti d’Italia, uniti dalla passione per il jazz in tutte le sue forme. Il secondo set avrà invece per protagonista l’H-owl Project di Rossella Palagano (voce), Nicolò Petrafesa (pianoforte), Vito Faretina (basso) e Graziano Pennetta (batteria). Lo scorso anno, questo quartetto lucano ha vinto la seconda edizione dell’Onyx Jazz Contest e ha poi rappresentato Matera.

Claudia Aru e il suo progetto “Tra Sardegna e Africa

Sipario sul festival, giovedì 27, con Claudia Aru e il suo progetto “Tra Sardegna e Africa: diario di una pandemia”. L’ artista sarda, oltre a cantare e raccontare storie e vicende di singoli e collettività, che animano la vita tra le comunità isolane e africane. Ad affiancare Claudia Aru nell’ultimo concerto del festival, ci saranno il violinista Simone Soro anche lui reduce dall’esperienza in Niger. Ci sarà anche Fabrizio Lai alla chitarra e all’ukulele, Matteo Muntoni al basso e Stefano Vacca alla batteria.

Dieci serate di musica Jazz

Dieci serate di musica attendono dunque il pubblico di Nuoro Jazz 2020. Un impegno che l’Ente Musicale di Nuoro mette in campo con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna. Tutto ciò sarà reso possibile grazie al supporto della Biblioteca Sebastiano Satta, della cooperativa sociale LARISO, di Mereu Auto, CTS Nuoro, Desacrè e cooperativa Maia.

Firma l’immagine di Nuoro Jazz 2020 Flavio Manzoni, il designer nuorese a capo del Centro Stile della Ferrari di Maranello. Nella giornata inaugurale, martedì 18, incontrerà il pubblico allo Spazio Ilisso, nella storica Villa Papandrea, alle 18.30 insieme a Roberto Cipelli e Paolo Fresu.

Dove si potranno acquistare i biglietti?

I biglietti per i concerti si potranno acquistare online sul sito Ciaotickets e a Nuoro al CTS (Centro Turistico Sardo) in piazza Mameli, 1.

Per informazioni la segreteria dell’Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e all’indirizzo di posta elettronica nuorojazz@entemusicalenuoro.it; altre notizie e aggiornamenti sui seminari e la rassegna di concerti sono disponibili nel sito www.entemusicalenuoro.it e alla pagina www.facebook.com/nuorojazz2014.

 

About Alessandro Podda

Laureando in scienze della comunicazione presso la facoltà agli studi di Cagliari. Forte interesse per il giornalismo, spettacolo, musica e sport.

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