Per evitare la spreco di grandi quantità di cibo è nata una nuova piattaforma chiamata ThinkAbout per la spesa etici ed il business
L’idea di base è semplice e risponde a una domanda altrettanto semplice: quanto cibo è destinato al macero solo perché presenta difetti o sta per scadere ma può essere tranquillamente consumato? Tanto, troppo. Da questa idea è nata una piattaforma per il business e la spesa etici. A promuoverla è la startup milanese ThinkAbout, che ha fatto dell’economia circolare e della lotta allo spreco alimentare il suo modello di business.
Come funziona
Il fondatore e l’amministratore delegato , di thinkabout, Andrea Briganti si è chiesto: Perchè non iniziare dalla parte della filiera più controllabile?.La risposta è un modello nel quale tutti i soggetti coinvolti traggono benefici, innanzitutto economici ma non solo. Spiega Briganti “Il servizio che offriamo funziona così: i produttori ci conferiscono beni alimentari destinati al macero, ma perfettamente sani e ancora gustosi. In seguito noi offriamo nella nostra vetrina virtuale alla quale accedono i dipendenti delle aziende clienti che aderiscono all’iniziativa NOW, che sta per No Waste, di ThinkAbout”, ,
I vantaggi
Il vantaggio per i dipendenti delle aziende aderenti è la possibilità di accedere a prodotti di qualità della filiera del secco a prezzi ultra convenienti. Per le imprese che conferiscono gli alimenti il beneficio è quello di reimmettere sul mercato prodotti che, al netto delle donazioni, sarebbero destinati al macero. Per quelle che aderiscono al servizio, infine, si tratta di offrire un ulteriore benefit a basso impatto di costi ai propri dipendenti. Ma soprattutto di acquisire “punti” nel campo della sostenibilità, in maniera concreta e tangibile.
“ThinkAbout – dice Briganti – offre alle aziende anche la possibilità di organizzare corsi. Inoltre altri momenti di formazione che hanno come oggetto il tema dello spreco alimentare, oltre ad altre attività.