Lo ha detto Lucia Azzolina, il Ministro dell’Istruzione
Il protocollo di intesa sulla riapertura della scuola: la bozza
La bozza del protocollo d’intesa tra Miur e sindacati pone l’accento su un fattore in particolare: la riapertura delle scuole in salute e in sicurezza. Proprio per questo la bozza prevede lo svolgimento dei test sierologici per tutto il personale scolastico (in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche). Inoltre ci sarà l’effettuazione dei test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica.
I test, gratuiti e con volontarietà di adesione, saranno effettuati presso strutture di medicina di base.
Ministro dell’Istruzione: “il 14 settembre si ritornerà a scuola”
Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha voluto rassicurare sul fatto che a settembre gli alunni torneranno effettivamente a scuola e, al termine del tavolo regionale per la riapertura delle scuole che si è tenuto a Firenze presso l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, ha detto: “Io rispondo a tutti quelli che manifestano perplessità: è chiaro che il 14 settembre, lo ribadisco ancora una volta, si ritornerà a scuola. Per questo voglio tranquillizzare tutti quelli che hanno manifestato perplessità”.
Grandissima collaborazione da parte di tutti gli Enti locali
A proposito del tavolo di lavoro, la Azzolina ha spiegato che “è stato molto importante. Ci tengo a sottolineare la grandissima collaborazione da parte di tutti gli Enti locali che stanno facendo un lavoro molto importante per la Toscana, così come in tante altre regioni. Ci sono delle piccole criticità ma assolutamente risolvibili. Per quanto riguarda gli spazi, so che verranno anche utilizzati edifici scolastici dismessi: comunque qualche istituzione scolastica lo ha chiesto, e questo è positivo”.
“Ci fidiamo della ricerca scientifica”
Poi il ministro dell’Istruzione ha parlato dello studio pubblicato da Science sui paesi in cui le lezioni sono già riprese, e dove esiste rischio basso di contagio: “Ci fidiamo della ricerca scientifica”, e ha sottolineato che “quando a marzo è scoppiato il fenomeno del corona virus non avevamo alcun genere di ricerca scientifica, ci siamo sempre fidati della comunità scientifica, e continuiamo a farlo. Ben vengano tutti gli studi scientifici che potranno tranquillizzare i nostri studenti”.