La diffusione di auto elettriche nell’Isola è ancora indietro rispetto alla media nazionale
Tutte le società automobilistiche stanno promuovendo lo sviluppo di motori alimentati non solo da carburanti fossili ma anche da energia elettrica. Per ora la scelta di mercato propende soprattutto per i modelli ibridi. Ma il futuro potrebbe essere totalmente elettrico. Molti territori e soprattutto le grandi città si stanno già attrezzando con colonnine di ricarica. Per permettere ai proprietari di auto elettriche di ricaricare il proprio mezzo senza troppi problemi.
E in Sardegna qual è lo stato dell’arte? Le vendite di veicoli elettrici crescono più velocemente del previsto. Secondo un report di Boston Consulting Group, entro il 2025 i modelli elettrici arriveranno a un terzo del mercato. E al 51% entro il 2030. Quando supereranno quelle di veicoli alimentati da motori alimentati da combustibile fossile. Ad aumentare la velocità di diffusione dei veicoli elettrici anche gli incentivi statali. E le norme sulle emissioni, sempre più stringenti. Inoltre, incide anche la sensibile riduzione dei costi delle batterie.
Nonostante si parli sempre più di mobilità sostenibile, in Sardegna la diffusione di auto elettriche green è ancora estremamente marginale. Secondo l’analisi di Facile.it su dati ACI; a dicembre 2018 le auto elettriche e ibride presenti nella regione erano appena 2.818, vale a dire lo 0,27% del parco auto circolante nell’Isola. La percentuale risulta essere nettamente inferiore al valore nazionale (0,66%) e posiziona la regione nella parte bassa della classifica italiana.
Va detto che la diffusione di questa tipologia di mezzo è strettamente legata alla disponibilità di un’infrastruttura di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. Gli ultimi dati disponibili evidenziano come il numero di colonnine di ricarica omologate presenti nella regione, poco più di 120, sia ancora basso.
Decreto Rilancio: gli incentivi sono legge
Il Comune di Sassari ha bandito una gara per l’acquisto di 30 veicoli elettrici. Valore stimato, Iva esclusa, 737.903,23 euro. Il termine per il ricevimento delle offerte è il 30 settembre.