La colonna sonora, “Creuza de ma” di Fabrizio De André suonata da 18 artisti italiani
A quasi due anni dal crollo del ponte Morandi che portò la morte di 43 persone, l’inaugurazione del nuovo viadotto ribattezzato “Genova San Giorgio“.
“Un ponte semplice e forte, come questa città, queste le parole dell’architetto Renzo Piano, ideatore della struttura”.
I familiari delle vittime hanno ricevuto l’invito, ma hanno deciso di non partecipare, perchè hanno pensato che l’evento potesse prendere un indirizzo festoso, nel rispetto dei propri cari. Per questo motivo è nato l’incontro privato col presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In seguito all’incontro il Comitato dei familiari delle vittime ha accettato che fossero letti i nomi dei loro cari coinvolti nel crollo del ponte.
“Ci tenevo a incontravi prima della cerimonia per sottolineare pubblicamente e in maniera evidente che il dolore non si dimentica e che la solidarietà non mancherà in alcun modo- così Mattarella si è rivolto al Comitato nell’incontro privato-, inoltre ha aggiunto che il sostegno ai familiari e alle loro esigenze è un sostegno sincero“.
“Siamo contenti. E’ un bel momento per Genova- Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione-, la prima cosa che mi viene in mente è un pensiero alle 43 vittime, soprattutto alle famiglie. Sono quelle che soffrono di più. Il messaggio della nostra amministrazione è che queste cose non devono succedere più. A loro saremo sempre vicini e Genova non dimenticherà questa tragedia. Un pensiero va alle 1.200 persone che hanno costruito il ponte. A voi dico grazie”.
La colonna sonora, “Creuza de ma” di Fabrizio De André suonata da 18 artisti italiani. L’inaugurazione vera e propria è partita con l’Inno d’Italia, seguita dalla lettura dei nomi delle 43 vittime e da alcuni minuti di silenzio, poi il taglio del nastro tricolore da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia si è chiusa col suono delle sirene e il passaggio delle frecce tricolore.